Bilancio di Sostenibilità obbligatorio in Italia

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Dal 2017 sarà obbligatorio il Bilancio di Sostenibilità per le grandi organizzazioni a seguito del recepimento da parte dell’Italia della Direttiva 2014/95/UE .

Entro il 6 dicembre 2016 gli Stati membri sono tenuti a recepire la Direttiva per quanto riguarda la “comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni”; in Italia il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già elaborato uno schema di decreto legislativo di cui gli elementi salienti sono:

1) la definizione di un ambito di applicazione coincidente con quello minimo previsto dalla direttiva, unitamente alla possibilità, per i soggetti al di fuori dell’ambito obbligatorio, di apporre una dicitura di conformità al decreto legislativo se risulteranno adempiute le prescrizioni in esso previste;

2) il riconoscimento di un’ ampia flessibilità nella scelta dello standard o della metodologia da adoperarsi al fine di assolvere gli obblighi di rendicontazione, unitamente ad un’indicazione minima dei contenuti della rendicontazione in termini di indicatori chiave di prestazione;

3) la sottoposizione delle dichiarazioni finanziarie , sia individuali sia consolidate, a verifica esterna , da parte di un soggetto abilitato allo svolgimento della revisione legale dei conti, volta ad accertarne la conformità alle prescrizioni del decreto e la coerenza con lo standard/metodologia di rendicontazione.

Che cosa sarà obbligatorio rendicontare nel Bilancio di Sostenibilità

Nello schema di decreto è richiesto che vengano descritte le performance relative ad alcuni ambiti – che saranno meglio definiti al termine della consultazione pubblica:

Lo schema di decreto prevede sanzioni amministrative pecuniarie nel caso in cui non venga redatta la dichiarazione, e sanzioni pecuniarie nel caso in cui essa contenga dichiarazioni false o incomplete.

Le nostre considerazioni

Lo schema di decreto attualmente non fa riferimento al Bilancio di Sostenibilità ma a una “dichiarazione individuale di carattere non finanziario”, poiché sarà libera da parte delle imprese la scelta dello standard di rendicontazione e si potrà eventualmente ricorrere anche a una metodologia autonoma di rendicontazione.

Noi riteniamo che il Bilancio di Sostenibilità, in particolare redatto secondo le linee guida dello standard internazionale GRI – Global Reporting Initiative – versione G4, possa efficacemente ed esaustivamente rispondere alle richieste dello schema di decreto. Conformarsi a questa linea guida rappresenta l’occasione per soddisfare le aspettative degli stakeholder in termini di trasparenza e per comunicare all’esterno l’attenzione e gli investimenti intrapresi, in particolare negli ambiti ambientale e sociale.

Leggi lo schema di decreto

Come e perchè redigere un Bilancio di Sostenibilità

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