Analisi LCA comparativa per il servizio di pulizia in ambito civile: i risultati pubblicati sulla rivista scientifica “Ingegneria dell’Ambiente”

Analisi LCA comparativa per il servizio di pulizia in ambito civile: i risultati pubblicati sulla rivista scientifica “Ingegneria dell’Ambiente”
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Punto 3 ha realizzato per il Gruppo L’Operosa una analisi LCA comparativa per il servizio di pulizia in ambito civile, nel cantiere-pilota del Campus Bovisa del Politecnico di Milano. I risultati dello studio, che prevedeva anche una valutazione della qualità del servizio dal punto di vista della qualità igienico-microbiologica, sono stati pubblicati in un articolo sulla rivisita scientifica “Ingegneria dell’Ambiente”.

L’Operosa ha commissionato lo studio con l’obiettivo di valorizzare i servizi offerti in coerenza con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti per il cleaning dal DM 29/01/2021. Lo scopo della sperimentazione era duplice: valutare dal punto di vista degli impatti ambientali e dal punto di vista della qualità igienico-microbiologica l’impatto di un protocollo “green” rispetto al protocollo in uso, nell’ottica di poter estendere progressivamente il protocollo “green” ad altri cantieri.

L’articolo scientifico: una gestione “green” non va a discapito della qualità igienico-microbiologica

Il titolo dello studio è “Valutazione di un servizio di pulizia professionale in ambito civile: analisi comparativa microbiologica ed ambientale tra metodi tradizionali e “green”, pubblicato dalla rivista scientifica “Ingegneria dell’Ambiente” Vol. 10 n. 4/2023, si è sviluppato mediante due analisi, in modo da dimostrare che una gestione “green” del servizio non va a discapito della qualità igienico-microbiologica.

Le due analisi si sono basate su solidi strumenti metodologici, riconosciuti a livello internazionale.

  1. L’analisi LCA comparativa per la qualità ambientale è stata svolta da Punto 3 in accordo alle norme UNI EN ISO 14040 e UNI EN ISO 14044, e alla PCR Professional Cleaning Services for Buildings;
  2. L’analisi di qualità micro-biologica è stata svolta dal Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università Statale di Milano-Bicocca utilizzando metodiche standard (Istituto Superiore della Sanità, Rapporti ISTISAN 13/37) e Terreno Selettivo m-CP (Biolife Italiana Srl) (Direttiva del Consiglio Europeo 98/83/CE).

L’analisi ambientale condotta da Punto 3: meno emissioni grazie all’uso di prodotti concentrati

Per l’analisi ambientale Punto 3 ha considerato l’intero ciclo di vita del servizio, utilizzando l’unità funzionale prevista per i servizi di pulizia: 1 metro quadrato di superficie mantenuto pulito nel periodo di un anno.

In primo luogo sono stati effettuati due campionamenti in cantiere consecutivi della durata di 29 giorni ciascuno, uno per il protocollo green e uno per il protocollo tradizionale.

L’analisi LCA comparativa, come richiesto dalla PCR di riferimento, ha previsto l’integrazione anche dei processi produttivi, logistici e di fine vita relativi ai prodotti utilizzati nel servizio, quindi attrezzature, detergenti, macchine utilizzate nel servizio “green” e in quello “tradizionale”.

La qualità di questi dati, afferenti prettamente a processi nella fase upstream, può essere leggermente inferiore a quelli di cantiere, da PCR è possibile utilizzare dati proxy fino ad un massimo del 10% sul risultato finale. Tale attività di raccolta dati è molto agevolata dalla scelta di referenze con certificazione EPD o di Carbon Footprint di Prodotto (ISO 14067).

E’ emersa una riduzione del costo ambientale del servizio realizzato con Protocollo “green” (meno 18,4% di emissioni rispetto al Protocollo tradizionale) che è associata principalmente all’impiego dei prodotti chimici concentrati: meno rifiuti da imballaggi in plastica e cartone ed a nuove metodologie di lavoro: maggiore efficacia dei processi in chiave ambientale.

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