Comune di Ravenna, la mozione Emergenza climatica e il PAESC

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Alla lista di città europee che stanno dichiarando formalmente emergenza climatica, a partire da Londra e Milano, si è aggiunta Ravenna, che ha incaricato Punto 3 per lo sviluppo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC) nell’ambito delle competenze dell’area analisi ambientali.

La mozione “Dichiarazione di emergenza climatica”, da poco approvata dal Comune di Ravenna, è finalizzata a comunicare che nell’agenda dell’Amministrazione è data, d’ora in avanti, massima priorità alle iniziative per contrastare i cambiamenti climatici per quelle che sono le competenze comunali.

Il principale strumento di contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima, che comprende una parte dedicata alle politiche energetiche che è stata affidata a Punto 3; mentre gli interventi relativi al clima saranno seguiti dal gruppo di lavoro  del Consorzio Futuro in Ricerca dell’Università di Ferrara.

Secondo la mozione comunale, le misure pianificate in questi ambiti saranno discusse e decise in base al  principio di Giustizia Climatica, ovvero: i costi della transizione non dovranno gravare sulle fasce più deboli della popolazione, ma essere sostenuti soprattutto da chi  maggiormente ha causato i danni ambientali.

Gli obiettivi del PAESC del Comune di Ravenna

Negli anni scorsi il  Comune di Ravenna ha già redatto e monitorato due volte il PAES. La versione che prevede anche il tema dei cambiamenti climatici e che aggiunge una C finale al titolo del Piano (PAESC) perseguirà i seguenti obiettivi:

  • attuare ogni sforzo possibile per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 °C
  • tendere ad un obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti al 2050
  • consentire che l’attuale obiettivo di taglio delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030, possa essere innalzato ad almeno il 60% anche attraverso provvedimenti legislativi e incentivi che intervengano a monte sui meccanismi di produzione delle emissioni.

I settori maggiormente interessati dalle misure del Piano sono: pianificazione urbana, mobilità sostenibile, edilizia pubblica, sistemi di riscaldamento e raffreddamento e  progetti di riforestazione. In particolare l’impegno sarà rivolto all’attuazione di iniziative per la riduzione delle emissioni, per l’introduzione di energie rinnovabili e per l’incentivazione dell’efficientamento energetico.

In relazione a questi impegni, a livello regionale, è stato creato il Forum regionale permanente per il Cambiamento climatico, che coinvolge Regione Emilia-Romagna, enti locali, Arpae, Osservatorio dei Cambiamenti Climatici, imprese, università, centri ricerca, organizzazioni. Oltre ad aderire al Forum regionale, il Comune di Ravenna  ha istituito una apposita consulta su questi temi particolarmente rivolta ai più giovani e si è anche impegnato ad intensificare le azioni di sensibilizzazione verso diversi attori del territorio attraverso il suo Centro di Educazione alla sostenibilità, (CEAS RA 21 ).

Nella sezione Analisi Ambientali scopri cosa fa Punto 3 per i PAESC

 

 

 

 

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