Etichette energetiche aspirapolveri, tutto da rifare

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Il Tribunale dell’Unione Europea ha invalidato le etichette energetiche sugli aspirapolveri a filo. E’ questo il risultato della sentenza odierna sulla attendibilità della metodologia di prova individuata per testare l’efficienza energetica degli aspirapolveri a filo (Regolamento (UE) N 666/2013).

All’origine della disputa, una battaglia legale che va avanti dal 2014 a firma Sir James Dyson, designer industriale e fondatore della omonima azienda. Il ricorso alla procedura di test si concentra sulle condizioni di prova: deve avvenire con il contenitore per la raccolta della polvere vuoto.

Questa condizione, secondo Dyson (uno dei principali produttori di aspirapolveri senza sacco), influisce pesantemente sull’efficienza dell’aspirapolvere e quindi non è una condizione realistica rispetto alle normali condizioni di lavoro dell’elettrodomestico.

Ora, se l’Unione Europea non deciderà di presentare ricorso, le attuali etichette energetiche potrebbero risultare nulle e si dovrà rifare il regolamento e questa volta, magari, prevedendo un test anche con sacchetto pieno.

 

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