224 licenze Ecolabel UE in Italia nel 2019, 8.195 prodotti/servizi, 17 le categorie merceologiche. Quanto è diffuso il marchio Ecolabel UE in Italia? Ecco i dati pubblicati da ISPRA.
Il marchio ecologico: trend di diffusione in Italia
I dati relativi al grado di diffusione del marchio ecologico Ecolabel UE in Italia sono stati pubblicati ad agosto 2020 da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ente pubblico che in Italia si occupa del supporto tecnico al Comitato Ecolabel e Ecoaudit per il rilascio della certificazione Ecolabel UE.
Nel nostro Paese attualmente ci sono 224 licenze Ecolabel UE in vigore, per un totale di 8195 prodotti/servizi, distribuiti in 17 categorie. Confrontando questi dati con quelli relativi alla rilevazione di agosto 2019 è possibile notare che nell’ultimo anno si è avuto un aumento del numero di licenze del 25,1% (179 vs 224) ma anche una diminuzione del numero di prodotti certificati del 4,2% (8560 vs 8195). La riduzione nel totale dei prodotti certificati è dovuta al fatto che il 31 dicembre 2019 sono scadute le licenze del gruppo “Tessuto carta”. Nei mesi successivi si è però avuto un parziale bilanciamento derivante dall’uniformarsi delle aziende ai requisiti dei nuovi criteri per il rilascio delle licenze. Tra il dato relativo al numero di licenze e quello relativo al numero di prodotti certificati, è però il primo quello più importante in termini di diffusione della certificazione ambientale nel comparto produttivo.
Quali sono i prodotti Ecolabel UE più diffusi? Il cleaning protagonista
Come anticipato, rispetto ai dati di agosto 2019, il numero di licenze del gruppo di prodotti “Tessuto carta” ha subito una forte diminuzione (da 38 a 12, -68%). Risultano invece in aumento le licenze relative a diverse categorie di prodotti per la pulizia sia ad uso domestico che professionale, come i detersivi per stoviglie (+80% i prodotti per lavastoviglie, + 58% i detersivi per piatti), per bucato (+150%) e per superfici dure (+93%).
Il gruppo di prodotti che ha riscontrato il maggior incremento nel corso dell’ultimo anno è stato quello relativo al “Servizio di pulizia di ambienti interni” che è passato da 7 a 30 licenze (ad agosto 2020, ora 36). Di queste sono ben 15 quelle supportate da Punto 3 per l’ottenimento della certificazione.

Fonte dati ISPRA – Rielaborazione dati Punto 3
Il gruppo di prodotti con il maggior numero di licenze Ecolabel UE in Italia è “Strutture ricettive” (52), seguito da “Servizi di pulizia di ambienti interni” (30), “Prodotti per la pulizia di superfici dure” (27), “Detersivi per piatti” (19) e “Detersivi per lavastoviglie industriali e professionali” (18).
Come si nota, il settore del cleaning professionale è molto sensibile a questa tematica e, più in generale, all’innovazione ambientale. In questo settore la certificazione Ecolabel UE è molto richiesta perché è riconosciuta dal Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs 50/2016) come criterio premiante delle offerte (art. 95). Può inoltre essere utilizzata come strumento esclusivo di conformità ai criteri ambientali (CAM) richiesti dalla gara (art. 69).
Quali sono le Regioni dove sono più diffusi i prodotti Ecolabel UE?
La ripartizione geografica delle licenze del marchio ecologico rilasciate dall’Organismo Competente italiano mostra inoltre una netta prevalenza di licenze rilasciate al Nord. Le regioni con il maggior numero di licenze Ecolabel UE (prodotti e servizi) sono: Lombardia (44), Emilia Romagna (36) e Veneto e Piemonte (entrambe 29).

Fonte dati ISPRA – Rielaborazione dati Punto 3
Gli investimenti ambientali delle aziende non sono fermi
Da questi dati emerge che gli investimenti ambientali delle aziende italiane non si stanno arrestando nonostante la nota emergenza sanitaria globale che stiamo affrontando. Tale tendenza è in piena continuità con quanto previsto dal Green Deal europeo secondo il quale ¼ delle risorse economiche dell’Unione Europea saranno riservate alla lotta al cambiamento climatico: nel 2050 il vecchio continente dovrà essere climaticamente neutro.
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Perchè scegliere Ecolabel?
Le testimonianze delle aziende in questo video realizzato da ISPRA.