Lo scorso 17 aprile è stato siglato un accordo tra Ministero dell’Ambiente e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) per divulgare la cultura della sostenibilità attraverso lo sport, in particolare attraverso l’organizzazione di eventi sostenibili.
L’accordo dà continuità e coerenza a una serie di azioni intraprese dal Ministero in questa direzione. A febbraio 2019 il Ministero ha definito un regolamento di concessione del patrocinio riservato agli eventi “plastic free”, mentre a marzo 2019 ha approvato la proposta di Direttiva sulle plastiche monouso a livello europeo; il 4 aprile 2019 ha approvato dal Consiglio dei Ministri il DdL Salvamare
Il Protocollo d’intesa siglato tra CONI e Ministero dell’Ambiente
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha definito l’accordo come
un salto di qualità nella valorizzazione della natura e della diffusione delle buone pratiche ecologiste e specificatamente “plastic free”
Grazie a questa intesa, è stata avviata una collaborazione per realizzare attività e iniziative congiunte. Il Ministero metterà a disposizione, nell’arco di 5 anni, le proprie competenze specifiche e tecniche e un finanziamento complessivo di oltre 1,5 milioni di euro. Da parte sua il CONI si impegnerà a organizzare eventi sostenibili per promuovere gli obiettivi dell”Agenda 2030. Tra le iniziative, la formazione verticale dai dirigenti fino alla base della piramide gerarchica delle organizzazione sportive sui diversi temi della tutela dell’ambiente.
Gli obiettivi dell’accordo prevedono la promozione di relazioni e partenariati per diffondere l’economia circolare, la salvaguardia della biodiversità e la riduzione dell’impatto ambientale. Molti progetti saranno quindi organizzati per attuare buone pratiche come: sistemi di raccolta efficaci, riduzione delle emissioni climalteranti e mobilità sostenibile. Saranno divulgate informazioni sugli acquisti verdi, sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), sull’uso efficiente delle risorse naturali e sulla minor produzione di rifiuti. È prevista inoltre l’attuazione di progetti atti a diffondere la cultura dell’uso consapevole dell’acqua, dell’efficientamento energetico degli impianti sportivi, della promozione di attività sportive in aree naturali protette.
Poiché la sostenibilità comprende anche la sfera sociale, nell’accordo è contemplato anche il ruolo delle istituzioni no profit sportive e dei volontari del settore. Saranno infatti premiate le migliori pratiche di integrazione degli obiettivi ambientali nello sport, con una particolare attenzione alle iniziative sportive che coinvolgono le fasce più deboli e marginali di giovani.
Questo accordo è l’ennesima prova che le attività di svago possono dare spazio all’attenzione ambientale. Anzi, questo accordo dimostra come l’educazione ambientale si combina in modo vincente con il mondo delle manifestazioni sportive e degli eventi in genere.
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