La tempesta Vaia, che ha colpito il 29 ottobre 2018 le foreste alpine del Nord Est, ha provocato enormi danni alle aree forestali del Veneto, del Trentino Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia e della Lombardia. Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha stimato che sono caduti 8,6 milioni di metri cubi legname: sono stati abbattuti dal vento tanti alberi quanti se ne tagliano normalmente in 5-7 anni. In queste aree oltre 60% delle foreste sono certificate PEFC.

© Magnifica Comunità della Val di Fiemme
Lavorare in bosco, in queste condizioni, sarà più costoso, con ulteriore aggravio dei costi, che si stima fino al 30%. Inoltre, per almeno 2-3 anni si dovrà lavorare con volumi di legname straordinari e fare investimenti importanti per ripristinare le infrastrutture e le attrezzature danneggiate. Questi fattori determinano una aspettativa di riduzione del prezzo del legname che interessa tutta la filiera e rallenta le operazioni di allestimento e messa sul mercato del legname stesso.
Per contribuire a trovare soluzioni rapidamente e dare un segno concreto di solidarietà, PEFC Italia ha lanciato l’iniziativa “Filiera Solidale”, invitando le imprese del settore legno e i consumatori ad acquistare il legno proveniente dai danni causati da Vaia a prezzi equi.
Questo legname sarà tracciato attraverso la filiera produttiva fino al consumatore finale e sarà contraddistinto da un apposito logo, che sarà controllato dagli organismi di certificazione della catena di custodia (PEFC- Italia si impegna a sostenere almeno la metà del costo di questo logo).
Tra i consumatori di legno proveniente dalla “Filiera Solidale” ci sono gli Enti Pubblici, in particolar modo quelli ubicati in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Le stazioni appaltanti di questi territori potrebbero – ai sensi dell’Art. 95 comma 13 del Codice dei Contratti attribuire punteggi premianti ad offerte caratterizzate da prodotti da filiera corta o a chilometro zero, nelle procedure di approvvigionamento di prodotti in legno o derivati, aggiudicate all’offerta economicamente più vantaggiosa. In questo modo quindi nel rispetto delle norme sugli appalti questi acquisitori pubblici potrebbero contribuire all’acquisto di prodotti in legno o derivanti dal legno che oltre a provenire da una filiera locale, legale e sostenibile applica criteri etici e di aiuto concreto a operatori economici che producono i 2/3 del legname da lavoro italiano.
Per saperne di più
https://www.pefc.it/