[vc_row][vc_column][vc_column_text]ISO 14067 e Carbon Footprint di Prodotto nel cleaning: il 26 novembre Punto 3 ha organizzato un webinar in collaborazione con GSA news su un tema di grande attualità: come valorizzare l’offerta di servizi e prodotti in chiave climatica, ovvero come comunicare e rendicontare la cosiddetta impronta di carbonio (Carbon Footprint in inglese) in un contesto in cui questa esigenza è sentita da più parti.
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Carbon Footprint: perchè è importante la “dichiarazione climatica” per prodotti e servizi?
Come ha fatto presente Cesare Buffone, socio di Punto 3 e responsabile del settore Analisi Ambientali, da un lato sempre più clienti chiedono di conoscere l’impatto di un prodotto/servizio per fare scelte più consapevoli dal punto di vista ambientale; dall’altro nelle grandi gare la Carbon Footprint di Prodotto (abbreviata in CFP) o Dichiarazione climatica è riconosciuta dall’art. 95 del Codice dei Contratti come criterio premiante delle offerte. Il quadro si completa se si pensa al fatto che nei CAM di futura approvazione la dichiarazione climatica sulle forniture sarà elemento fondamentale nella scelta di prodotti, macchinari e attrezzature.
Anche alla luce dell’emergenza sanitaria in corso e degli scenari di adattamento delineati dal Green Deal Europeo, la scelta di un operatore del cleaning – che sia una impresa di pulizia, un produttore, un distributore – di quantificare attraverso la Carbon Footprint gli impatti ambientali di un prodotto ma anche di un servizio è sicuramente lungimirante e strategica per continuare a rimanere competitivi ed innovativi in un mercato che, con ogni probabilità, non sarà più lo stesso dopo la pandemia.
Come dichiarare la CO2? Lo standard internazionale ISO 14067
In questo appuntamento sono stati offerti approfondimenti sul principale strumento che consente a un’azienda di dichiarare la CO2 di un prodotto/servizio: lo standard internazionale ISO 14067.
Lo standard internazionale ISO 14067 può essere applicato a tutti i livelli: impresa di servizi-produttore-distributore, con l’obiettivo non solo naturalmente di migliorare i processi in ottica di impronta climatica, ma anche di valorizzare l’offerta in ottica CAM:
- una impresa di pulizia può rendicontare la CO2 al mq del proprio servizio;
- un produttore di attrezzature può rendicontare la CO2 per un panno;
- un dealer può dichiarare la CO2 per litro di prodotto distribuito (connessa allo stoccaggio e alla logistica del prodotto);
- …e così via, in un’ottica integrata di filiera.
Contenuti del webinar Carbon Footprint di Prodotto
- Il contesto del Green Cleaning: il mercato di riferimento e i nuovi CAM di prossima pubblicazione
- Perché valorizzare la propria offerta di servizi e prodotti attraverso la dichiarazione dell’impronta di CO2?
- Lo standard internazionale ISO 14067:2018 – Carbon Footprint di Prodotto (CFP) e l’approccio sistematico
- Il percorso di audit di parte terza
- Esempio di Carbon Footprint di Prodotto (CFP) per un servizio
- Esempio di Carbon Footprint di Prodotto (CFP) per un prodotto
- Come si comunica la Carbon Footprint di Prodotto (CFP)?
- Lo stato dell’arte: diffusione di EPD e di CFP nel settore cleaning oggi
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