Monaco: mense scolastiche a basso impatto sociale e ambientale

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A Monaco di Baviera, la terza città più grande della Germania, esiste una lunga tradizione di attenzione ai temi sociali nelle procedure di approvvigionamento, in particolare per quanto riguarda le mense scolastiche. 

Dal 2002 gli operatori economici che non offrono adeguate garanzie in merito al rispetto della Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) n.182 (relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile) sono automaticamente esclusi da qualunque procedura di approvvigionamento della capitale dello Stato della Baviera. Nel corso degli anni sono stati introdotti criteri di valutazione dell’impatto ambientale e sociale negli appalti di lavori, servizi e forniture.

Merita un importante approfondimento la ristorazione scolastica. In questo ambito di approvvigionamento si è richiesto nelle specifiche tecniche di base che:

  • almeno il 50% degli alimenti provengano da produzione biologica;
  • almeno il 90% della carne sia essere biologica;
  • il 100% del pesce provenga da acquacoltura biologica o sia certificato Marine Stewardship Council, Friends of the Sea o equivalente.
  • Non sono ammessi alimenti geneticamente modificati (OGM). Ciò include i prodotti di origine animale (ad esempio, latte, uova, carne) da animali cui è stato somministrato mangime geneticamente modificato.

L’appalto è stato aggiudicato all’offerta economicamente più vantaggiosa (ovvero al miglior rapporto qualità prezzo) dove il 60% del punteggio complessivo sulla qualità è stato così scorporato:

  • aumento delle percentuali di cibo biologico rispetto alle soglie minime richieste;
  • qualità in termini di gusto del menu proposto valutato da nove giudici assaggiatori scelti tra il comitato dei genitori e dipendenti;
  • ulteriori aspetti sociali e ambientali del servizio;
  • prodotti alimentari provenienti dal commercio equo e solidale.

Tra le clausole contrattuali è stato incluso l’obbligo di evitare per quanto possibile l’imballaggio, dando la priorità al riutilizzo degli imballaggi stessi.

 

 

 

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