Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale (n. 90 del 4 aprile 2020) i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) GPP relativi al servizio di gestione del verde pubblico e fornitura prodotti per la cura del verde (approvati con DM n. 63 del 10 marzo 2020).
Ambito di applicazione dei nuovi CAM GPP
I nuovi CAM – che entreranno in vigore dopo 120 giorni dalla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – si applicano per:
- il servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un’area già esistente;
- il servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico;
- la fornitura di prodotti per la gestione del verde (prodotti florovivaistici, prodotti fertilizzanti e impianti per l’irrigazione).
Per ciascuno di questi tre ambiti vengono indicati i criteri di selezione dei candidati, le specifiche tecniche (criteri da inserire nel capitolato), criteri premianti e clausole contrattuali.
I nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico
Analizzando l’ambito di maggiore applicazione dei nuovi CAM, cioè la manutenzione e la gestione del verde pubblico, i criteri di selezione dei candidati (non obbligatori ai dell’art. 34 del Codice) fanno riferimento alle competenze tecniche e professionali degli operatori economici che partecipano alla gara. In particolare almeno il titolare (o un componente dell’organico aziendale) deve avere la qualifica di manutentore del verde. I CAM inoltre suggeriscono un altro criterio di selezione dei candidati: l’esecuzione di servizi analoghi nell’ultimo triennio.
Specifiche tecniche (obbligatorie ai dell’art. 34 del Codice)
Le specifiche tecniche contenute nel DM n. 63 del 10 marzo 2020 sono due:
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Piano di gestione e manutenzione
L’offerente deve presentare un piano di gestione e manutenzione basato sul censimento dell’area oggetto dell’appalto al fine di rendere le attività di manutenzione più efficaci e coerenti con le esigenze specifiche del territorio.
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Catasto degli alberi
Il censimento della vegetazione locale – se non è già stato realizzato dalla stazione appaltante – è obbligatorio per i Comuni con un numero di abitanti superiore a 25.000 e, a partire dal 2021, per i Comuni con un numero di abitanti superiore a 15.000 (tale criterio diventa per l’aggiudicatario clausola contrattuale).
Clausole contrattuali (obbligatorie ai dell’art. 34 del Codice)
Le clausole di esecuzione fanno riferimento all’inquadramento del personale dell’aggiudicatario secondo quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale e al rispetto della normativa sulla sicurezza dei lavoratori.
Inoltre l’aggiudicatario dovrà produrre:
- un rapporto periodico annuale che dimostri il rispetto dei criteri coerenti con il servizio oggetto dell’appalto;
- un piano formativo del personale relativo alla gestione delle risorse idriche ed energetiche, delle sostanze chimiche pericolose e dei rifiuti prodotti durante il servizio (da presentare entro sessanta giorni dalla stipula del contratto);
- un piano di comunicazione avente lo scopo di promuovere il coinvolgimento attivo e l’informazione dei cittadini nella valorizzazione delle aree verdi gestite;
- Il monitoraggio e manutenzione delle attrezzature utilizzate e dell’impianto di irrigazione.
I residui organici generati dalla manutenzione ordinaria delle aree verdi quali sfalci e potature, devono essere preferibilmente compostati o cippati in loco e, ove tecnicamente possibile, utilizzati come pacciame. Le attività di manutenzione devono essere eseguite creando il minore disturbo e danno alla fauna presente nell’area.
L’aggiudicatario, infine, deve:
- applicare pratiche di difesa fitosanitaria a basso impatto ambientale (lotta biologica e difesa integrata);
- utilizzare substrati privi di torba e oli lubrificanti -per i macchinari e i veicoli -con soglia di biodegradabilità pari ad almeno il 60%.
Criteri Premianti (da prendere in considerazione ai dell’art. 34 del Codice)
La stazione appaltante può premiare l’impegno dell’offerente, ad esempio, a:
- eseguire attività educative rivolte alle scuole, di ogni ordine e grado del territorio;
- impiegare personale dipendente facente parte delle categorie di lavoratori svantaggiati;
- pianificare gli spostamenti del personale al fine di ridurre l’impatto ambientale o di utilizzare un parco macchine almeno Euro 6;
- utilizzare attrezzature a batteria o ad altra tecnologia che ne riduca le emissioni inquinanti o i consumi energetici;
- garantire l’uso esclusivo di metodi fisico-meccanici per la cura delle piante.
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