Dichiarazione Non Finanziaria: elemento premiante nel “Decreto Recovery e Semplificazioni”

Dichiarazione Non Finanziaria: elemento premiante nel “Decreto Recovery e Semplificazioni”
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La Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) è un elemento premiante nel Decreto Recovery e Semplificazioni (DDL 77/2021) attualmente in vigore, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 129 del 31 maggio 2021.

Per la prima volta, e in uno strumento strategico come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) – o anche l’impegno a redigerla – entra come elemento premiante per le imprese (anche di piccole dimensioni) per concorrere ai lavori finanziati dal PNRR.

Dichiarazione Non Finanziaria e altri criteri premianti di tipo etico-sociale

Il decreto-legge 77/2021, recante “la governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure”, inserisce una valutazione di sostenibilità delle imprese, che si sostanzia non solo nell’impegno alla realizzazione di una Dichiarazione Non Finanziaria (che può essere intesa anche come Bilancio di Sostenibilità, n.d.r.) ma anche:

  • nell’impegno ad assumere donne e giovani al di sotto dei 35 anni;
  • nel rispetto della parità di genere nell’ultimo triennio;
  • nell’adozione di misure atte a promuovere pari opportunità per i giovani e le donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e degli incarichi apicali.

Riportiamo il testo relativo dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri.

Le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e del Fondi complementare e che risultino affidatarie dei contratti hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali. in caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. Nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzano strumenti di conciliazione vita-lavoro, che si impegnino ad assumere donne e giovani sotto i 35 anni, che nell’ultimo triennio abbiano rispettato i principi di parità di genere e adottato misure per promuovere pari opportunità per i giovani e le donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e degli incarichi apicali. Salve motivate ragioni, le stazioni appaltanti includono nel bando l’obbligo del partecipante alla gara di riservare a giovani e donne una quota delle assunzioni necessarie per eseguire il contratto. Tra i criteri per partecipare alle gare vi è anche l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi.

Questi aspetti di carattere etico-sociale sono i principi cardine del Reporting di Sostenibilità – in particolare per le organizzazioni che scelgono lo standard internazionale GRI.

Ecco alcuni esempi di indicatori del GRI Standard che rendicontano gli aspetti etico-sociali:

  • GRI 401-1 Nuove assunzioni e turnover
  • GRI 405-1 Diversità di genere negli organi di governo e tra i dipendenti
  • GRI 405-2 Rapporto dello stipendio base e retribuzione delle donne rispetto agli uomini
  • GRI 406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate

Dichiarazione Non Finanziaria e Bilancio di Sostenibilità: che differenza c’è?

La Dichiarazione Non Finanziaria è uno strumento reso obbligatorio per le grandi imprese dal Decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, che lascia libera la scelta dello standard di rendicontazione e la possibilità di eventualmente ricorrere anche a una metodologia autonoma di rendicontazione. Proprio in questo periodo la Commissione Europea ha messo a punto uno proposta di aggiornamento della Direttiva sul Reporting di Sostenibilità che mira, tra le altre cose, ad estendere l’obbligo della rendicontazione e a rafforzare il Reporting di Sostenibilità.

Punto 3 ritiene che il Bilancio di Sostenibilità redatto secondo le linee guida dello standard internazionale GRI – Global Reporting Initiative, possa efficacemente ed esaustivamente rispondere alle richieste dello schema di decreto. Conformarsi a questa linea guida rappresenta l’occasione per soddisfare le aspettative degli stakeholder in termini di trasparenza e per comunicare all’esterno l’attenzione e gli investimenti intrapresi, in particolare negli ambiti ambientale e sociale.

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