Economia circolare: dagli scarti di gomma delle calzature una “scarpa” per i bovini (Zoccolo-Mucca o Cow-Shoes)

Economia circolare: dagli scarti di gomma delle calzature una “scarpa” per i bovini (Zoccolo-Mucca o Cow-Shoes)
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Dalla collaborazione tra Assocalzaturifici, ARAL, Punto 3 e Idea Plast un progetto di economia circolare: dagli scarti di gomma delle calzature nasce una “scarpa” per i bovini che cura la diffusa patologia della zoppia bovina, problema che colpisce oltre il 40% dei bovini che ad oggi rappresenta la terza causa di perdita economica per gli allevatori di bovini da latte.

L’innovativo progetto di economia circolare, denominato Cow Shoes o Zoccolo-Mucca nell’ambito del quale Punto 3 ha quantificato l’impatto del processo produttivo “circolare” con la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) raffrontandolo con l’impatto del precedente processo “lineare”, è stato presentato al MICAM di Milano lo scorso 14 marzo, in occasione del salone internazionale leader a livello mondiale per le calzature e punto di riferimento per gli operatori provenienti da tutto il mondo. Per il suo valore il progetto ha vinto il bando “Innovazione per filiere di economia circolare” finanziato dalla Regione Lombardia.

“Zoccolo-Mucca” o “Cow-Shoes”: la calzatura per bovini in plastica riciclata che cura la zoppia bovina

Dal recupero della gomma proveniente dalle suole delle calzature nascerà quindi una nuova calzatura per bovini che consente di aiutare gli allevatori a risolvere un’annosa e diffusa patologia (oltre il 40% dei bovini ne è affetto), la zoppia bovina.

Gli scarti di produzione del settore calzaturiero sono molto ingenti

Ogni anno il settore genera tonnellate di scarti di produzione, frutto del processo di lavorazione della pelle e della gomma, i principali materiali utilizzati nella realizzazione delle calzature. Mentre la pelle è un materiale che si presta facilmente al riutilizzo, gli scarti di lavorazione della gomma diventano invece per la quasi totalità rifiuti destinati alla termovalorizzazione, rappresentando un costo per le aziende sia di tipo economico, incidendo sui costi di gestione del processo, sia ambientale, poiché viene bruciato del materiale che potrebbe invece essere riutilizzato, evitando la produzione di tonnellate di gas ad effetto serra.

I benefici economici per le aziende che aderiscono al progetto e la Sostenibilità

I benefici economici riguardano sia le aziende calzaturiere, che anziché sostenere dei costi per lo smaltimento degli scarti di lavorazione ne azzereranno il corrispettivo economico, sia gli allevatori, che potranno ridurre le perdite determinate dai capi colpiti dalla zoppia. Il progetto potrebbe interessare potenzialmente un mercato che a livello europeo si stima in oltre 30 milioni di capi, consentendo di estendere i concetti di sostenibilità ed economia circolare anche in settori fortemente impattanti dal punto di vista ambientale come quelli calzaturiero e zootecnico.

Prevenire o guarire la zoppia bovina, migliorando il benessere animale

Concretamente, Idea Plast utilizzerà gli scarti in gomma utilizzati per la produzione delle suole delle calzature antinfortunistiche per la realizzazione di uno “zoccolo” che aiuterà gli allevatori a curare la zoppia bovina, una malattia che oggi colpisce fino al 40% dei bovini e rappresenta la terza causa di perdita economica per gli allevatori di bovini da latte, stimata in circa 400 euro per ogni capo.

Scopri di più sul sito dedicato al progetto La Mucca Scalza

Nel dettaglio, la patologia si manifesta come un’alterata andatura del bovino, conseguente a uno stimolo molto doloroso che colpisce per più del 90% i piedi posteriori dei capi, interessando nello specifico l’unghione esterno. La zoppia è causata un intenso dolore all’arto dovuto a varie patologie. In questo modo, oltre all’evidente calo del benessere degli animali viene ridotta la capacità di produrre latte e la possibilità di manifestare comportamenti naturali che aiutano ad ottimizzare la performance riproduttiva della mandria, determinando così seri danni economici e gestionali per l’allevatore.

Da un processo produttivo “lineare” a un processo produttivo “circolare”

Ad occuparsi della quantificazione dell’impatto del processo produttivo “circolare” è stata Punto 3, che si è avvalsa della metodologia LCA (Life Cycle Assessment) e di un raffronto con scenario base rappresentato dal precedente modello di economia lineare. L’analisi, svolta in accordo alla norma ISO 14044, ha riguardato l’intero ciclo di vita del processo e ha messo in luce le ricadute ambientali, in termini di emissioni di CO2, generate nei diversi scenari.

Dall’economia lineare all’economia circolare: quali impatti? I risultati dell’analisi LCA effettuata da Punto 3

I partner di progetto

Idea Plast studia e sviluppa soluzioni per trasformare gli scarti e i rifiuti plastici in nuovi prodotti e realizza oggetti, parchi gioco, manufatti e arredi urbani utilizzando plastica riciclata proveniente dalla raccolta differenziata. Collabora attivamente con l’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente, la campagna nazionale per la promozione e il monitoraggio civico del Green Public Procurement, finalizzata ad accelerare il processo di riconversione ecologica del mercato di beni e servizi. Facendo propria la filosofia delle cinque R (Riduzione, Recupero, Riciclo, Riutilizzo e Ricerca), oggi Idea Plast affianca su tutto il territorio nazionale le amministrazioni comunali e le aziende che vogliono sposare il proprio business alla sostenibilità, con particolare attenzione all’utilizzo di plastica in seconda vita, limitando l’impatto delle proprie attività sul territorio e la comunità che lo abita.

Assocazaturifici Assocalzaturifici è l’Associazione che rappresenta a livello nazionale le imprese a carattere industriale che operano nel settore della produzione delle calzature. Conta circa 600 aziende iscritte ed è portavoce dell’eccellenza del settore calzaturiero italiano. Un settore che, nel suo insieme, fattura oltre 14 miliardi di euro, occupa 77.000 addetti ed esporta l’85% della produzione.

Associazione Regionale Allevatori della Lombardia ARAL è un’associazione privata senza fini di lucro, ha carattere tecnico ed economico, opera nel settore zootecnico, promuove ed attua iniziative regionali di incremento e miglioramento della produzione animale.

Maggiori info sull’attività di Punto 3 per convertire i processi produttivi in ottica di economia circolare

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