Lo stato del Reporting di Sostenibilità migliora di anno in anno: lo rivela l’analisi Reporting Matters realizzata dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) in collaborazione con Radley Yeldar su 158 di Bilanci di Sostenibilità dei propri membri in tutto il mondo.
I GRI Standards si confermano le migliori best practices a livello globale per il reporting di sostenibilità
Il reporting sulla sostenibilità basato sugli indicatori GRI fornisce informazioni sul contributo positivo o negativo allo sviluppo sostenibile di un’organizzazione di ogni tipologia e dimensione, permettendo di rendicontare i propri impatti economici, ambientali e sociali.
Gli indicatori GRI, modulari e intercorrelati, sono principalmente pensati per essere utilizzati come set di indicatori, per redigere un Report di sostenibilità concentrato su temi materiali. I tre Standard universali sono adatti a qualsiasi azienda che debba redigere un Report di sostenibilità. L’azienda sceglie lo Standard specifico per documentare un tema materiale: economico, ambientale o sociale.
La redazione di un Report in conformità agli indicatori GRI fornisce un quadro inclusivo dei temi materiali di un’azienda, il loro impatto correlato e il modo in cui sono gestiti. L’azienda può anche utilizzare tutti o parte di alcuni GRI Standards per rendicontare dati specifici. Maggiori info sui GRI Standards
La maggior parte dei report analizzati (l’87%) da Reporting Matters sono conformi allo standard internazionale GRI, la metodologia che anche Punto 3 impiega per la realizzazione dei Bilanci di Sostenibilità. Un aumento consistente rispetto al 2015, quando erano il 60%.
Nei Report di Sostenibilità che fanno riferimento allo standard GRI, il 95% menziona esplicitamente lo standard pubblicato nel 2016; il 23% però non specifica il grado di conformità (“in accordance” oppure “core” oppure “comprehensive”). La maggioranza (il 54%) dichiara di seguire l’opzione “core”. Le aziende che usano l’opzione “comprehensive” hanno Report molto più performanti rispetto a chi dichiara di seguire l’opzione “core” – sia in merito alla categoria “Contenuto” che alla categoria “Principi”, due degli indicatori usati da Reporting Matters per valutare i Bilanci.

Fonte: Reporting Matters – ottobre 2020
Per quanto riguarda i set di indicatori GRI, è utile ricordare che è in atto un processo di revisione partecipato, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
I “top performers”: quali sono i migliori Bilanci di Sostenibilità?
Chi ha realizzato i migliori Report di Sostenibilità nel mondo? Di seguito la lista in ordine alfabetico dei Bilanci che hanno ricevuto il punteggio più alto nell’analisi Reporting Matters.
Sfogliare i loro Report di Sostenibilità può essere davvero un utile spunto per lasciarsi ispirare.
- BT Group plc: Digital impact and sustainability report 2018/19 “Building better digital lives” + versione digitale
- CEMEX: Integrated Report 2018 “Building a Stronger CEMEX“
- CLP: 2019 SUSTAINABILITY REPORT “Building a Utility of the Future“
- DSM Integrated Annual Report 2018
- ENI SpA Sustainability Report 2018 ENI FOR
- ERM (versione digitale) Sustainability Report 2020
- Mondi Group Sustainable Development report 2018 “Sustainable by design make us Mondi“
- Nestlè S.A.Creating Shared Value and meeting our commitments 2018
- Novozymese A/S “Our triple bottom line” (versione digitale)
- Solvay S.A.2019 Annual Integrated Report “Progress Beyond” + versione digitale
- Stora Enso Oyj Sustainability Part of Stora Enso’s Annual Report 2018
- Unilever “Our Sustainable Living Report Hub” summary 2019 – versione digitale
- Votorantim Cimentos S/A 2018 Integrated Report “Life is made to last” + versione digitale
Il primo trend: il futuro è digitale
Come si può vedere anche dai “Top performers” di Reporting Matters, gli strumenti digitali sono sempre più spesso impiegati come strumento di comunicazione del Reporting di Sostenibilità. Il 15% dei report sono realizzati addirittura solo in versione digitale; ma sono quasi raddoppiati i Report di Sostenibilità con approccio cartaceo che vengono declinati anche con contenuti digitali (l’81% del 2019 VS il 44% del 2017).
Si guardi ad esempio come la BT Group, azienda globale che opera nel settore delle telecomunicazioni, abbia efficacemente declinato online i contenuti del Digital impact and sustainability report 2018/19.
E’ anche il caso di Solvay, che, attraverso il sito web risponde alle principali domande dei suoi stakeholder.
Unilever invece sceglie la via digitale, creando un vero e proprio “hub” che spiega tutto l’approccio alla sostenibilità, e offrendo una semplice infografica come Report, un riassunto di tutto quanto emerso.
Mondi Group affianca alla reportistica cartacea un semplice ma efficace riepilogo online.
Il secondo trend: integrare gli SDGs e la strategia di sostenibilità nel business
Secondo Reporting Matters, il numero di Bilanci che almeno cita gli SDGs è rimasto costante (il 96%). Si nota però un miglioramento nel livello di dettaglio con cui l’impegno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile viene rendicontato, e in alcuni casi, integrato nella strategia di business.
La stragrande maggioranza (84%) dei membri del WBCSD fa riferimento a specifici Obiettivi nel Report di Sostenibilità. Di solito si fa riferimento a 6-10 obiettivi (35% dei rapporti). Meno di un terzo delle segnalazioni (29%) dà priorità a 5 o meno obiettivi.

Fonte: Reporting Matters 2020
Per il terzo anno consecutivo, gli obiettivi più comunemente citati sono sono stati SDG 13 (87%), 12 (81%) e 8 (76%). Obiettivi 14 (32%), 1 (34%), 16 (38%), 2 (41%) e 10 (41%) continuano ad essere sottorappresentati, rispetto agli altri.
Di tutti i Bilanci di Sostenibilità che almeno citano gli SDGs:
- Circa un quinto (20%) discute le informazioni SDG di livello target, con il resto delle divulgazioni che si concentrano sulle informazioni a livello di obiettivi.
- Quasi la metà (47%) le include nelle dichiarazioni di leadership, ma solo il 20% di queste dichiarazioni di leadership fornisce una discussione dettagliata sugli SDG.
- Circa un quarto rendiconta il processo di prioritizzazione di riferimento (26%), legami con la strategia (25%) e legami con la valutazione della rilevanza processo (24%).
- I rapporti raramente allineano gli indicatori chiave di performance (KPI) (6%) e gli obiettivi (15%) agli SDG.
- Pochissimi (1-2%) fanno riferimento all’Enterprise Risk Management (ERM) e i diritti umani in relazione agli SDG (che sono tra l’altro i principali oggetti dell’aggiornamento degli Standards GRI, n.d.r.)
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Guarda i Bilanci di Sostenibilità realizzati da Punto 3