Dal 6 ottobre 2020 è possibile avere un’anticipazione della nuova linea guida per realizzare uno studio LCA (Life Cycle Assessment) o la carbon footprint di prodotto (CFP) del servizio di pulizia. La linea guida, nel gergo tecnico PCR (Product Category Rules), è pubblicata dall’Environdec con il supporto di un comitato tecnico.
Per due mesi, da procedura standard, verrà aperta la finestra di consultazione pubblica. Sarà possibile quindi portare al tavolo di discussione internazionale la propria opinione in merito.
La PCR – Servizi di Pulizia e il suo importante aggiornamento
Per calcolare l’impatto ambientale di un servizio di pulizia, le regole sono fissate dalla PCR 2011:03 v.2.1 – Professional Cleaning Services for Buildings. La Product Category Rules (PCR) per il settore del cleaning stabilisce i requisiti e le linee guida per realizzare uno studio con approccio Life Cycle Assessment (LCA).
La revisione dell’attuale PCR è aperta ad una consultazione pubblica per giungere ad una versione aggiornata, raccogliendo i pareri degli stakeholder del settore. La possibilità di partecipare alla consultazione rappresenta, per gli attori del settore, un’occasione importante da non perdere per far pervenire le proprie osservazioni. Grazie a tale processo partecipativo, l’International EPD® System mira all’obiettivo di ottenere un documento che risponda alle esigenze delle imprese di servizi di pulizia professionale, fornendo una linea guida chiara e condivisa per condurre uno studio LCA in materia.
Carbon Footprint di Prodotto (CFP) del servizio e PCR
Il Green Deal Europeo, recentemente approvato dalla Commissione Europea, si caratterizza per un importane e ambizioso obiettivo: la neutralità climatica dell’Europa entro il 2050. Questo ambizioso traguardo può essere raggiunto prima di tutto misurando le prestazioni, pertanto la Carbon Footprint di Prodotto (CFP) rappresenta uno strumento essenziale in tale contesto. Anche il prossimo aggiornamento ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento del servizio di pulizia (sia in ambito civile, che sanitario), valorizzerà in termini premianti il ricorso a forniture con Impronta Climatica dichiarata.
Per la quantificazione dell’impatto ambientale di un servizio di pulizia, la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) rappresenta uno strumento analitico affidabile e scientifico. Tale analisi, definita dalle norme tecniche UNI EN ISO 14040 e 14044, è alla base anche del calcolo dell’Impronta Climatica.
L’impronta climatica (nota anche come Carbon Footprint di Prodotto o CFP) è una dichiarazione ambientale certificabile secondo lo schema UNI EN ISO 14067 del 2018.
Partecipare alla consultazione
La fase di consultazione pubblica si è aperta il 6 ottobre e terminerà il 6 dicembre 2020.
Se sei uno stakeholder del settore, non perdere l’opportunità di dare il tuo contributo all’aggiornamento di un altro tassello fondamentale per il green cleaning.
Punto 3 accompagna le imprese nel percorso per l’ottenimento della certificazione Carbon Footprint di Prodotto (CFP).
Per maggiori informazioni sul lavoro di Punto 3 consulta l’area Analisi Ambientali