Punto 3 e le connessioni che rigenerano

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Avviato un nuovo progetto di progettazione partecipata a Comacchio in cui si incroceranno attività di rigenerazione urbana , comunicazione ed educazione alla mobilità sostenibile.

Punto 3 insieme ai partner Città della cultura/Cultura della città e l’agenzia di comunicazione Image di Ravenna ha vinto il bando di gara indetto dal Servizio Urbanistica del Comune di Comacchio per un progetto che intende proseguire gli interventi di rigenerazione e connessione del quartiere Raibosola con il centro cittadino e con il mare. Un processo di rinnovamento del quartiere è iniziato già da diversi anni secondo un programma di interventi più ampio ed ambizioso iniziato con la collaborazione dell’ Istituto Universitario di Architettura di Venezia e finalizzato al recupero delle periferie urbane degradate. Per questo progetto la periferia che si intende rigenerare è quella rappresentata dal quartiere Raibosola, all’estremo Est della città di Comacchio e gli strumenti sono quelli del coinvolgimento degli abitanti e della creazione e messa in sicurezza delle connessioni ciclo pedonali del territorio.

Un piano di comunicazione rivolto all’intera cittadinanza focalizzerà l’attenzione sulle trasformazioni in atto chiamando a raccolta abitanti di tutte le età per diffondere con azioni concrete i valori della mobilità sostenibile, della partecipazione ed educazione alla sicurezza. Lo faremo impostando un percorso partecipato per la realizzazione di fioriere, portabici, cestini e ogni genere di altri arredi da collocare lungo i principali viali di Raibosola. Il percorso sarà annunciato da un trailer e un concorso fotografico da realizzare anch’essi in forma condivisa grazie al supporto di videomaker ed esperti di comunicazione.

Ci guiderà un approccio fortemente orientato alla concretezza delle realizzazioni, alla collaborazione tra cittadini e alla volontà di condividere un’esperienza progettuale che tiene insieme tre livelli di sostenibilità . Il livello sociale , per raggiungere gli strati più differenti della collettività; quello produttivo , che punta a coinvolgere anche quegli attori urbani che possono garantire un supporto pratico alla concretizzazione degli interventi (artigiani e makers, fornitori di materiali, appassionati); e quello ecologico , per mantenere sempre l’attenzione sulla natura dei materiali, sulle potenzialità del riuso, sul senso di socialità dell’intervento.

Sul piano tecnico adotteremo, come sempre, le indicazioni sulla qualità dei processi partecipativi stabiliti dalla Legge Regionale n3/2010 : trasparenza, chiarezza nella presa delle decisioni, apertura, monitoraggio

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