“Sblocca Cantieri” e nuovi CAM: i materiali del convegno del 4 luglio

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Sblocca cantieri e nuovi CAM: cosa cambia per le imprese di pulizie”: giovedì 4 luglio si è svolto a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna uno dei primissimi seminari di aggiornamento sul cosiddetto decreto “Sblocca cantieri”, a due settimane dalla sua conversione in legge avvenuta il 18 giugno. Online le presentazioni dei relatori.

La Legge 14 giugno 2019, n. 55 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” ribadisce la maggior parte delle modifiche al Codice dei Contratti introdotte dal Decreto Legge n. 32/2019, con alcune importanti novità, che sono state oggetto del seminario di Bologna.

Dato il forte impatto della Legge, l’iniziativa promossa da Punto 3, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e ART-ER, con GSA come media partner, ha suscitato un ampio apprezzamento sia presso le stazioni appaltanti che presso imprese di pulizia, produttori e dealer del settore cleaning professionale.

Il seminario è stato una occasione di aggiornamento normativo ma anche tecnico, e ha fornito ai partecipanti conoscenze approfondite sugli strumenti di sostenibilità grazie ai quali è possibile qualificare l’offerta di servizi dal punto di vista ambientale, quali la certificazione Ecolabel UE per il servizio di pulizia, con un focus sulle attività di verifica pre e post assegnazione del marchio; la registrazione EMAS, con un focus su vantaggi e costi-benefici.

Oltre a ciò il seminario ha riunito su questi argomenti le principali Istituzioni in ambito nazionale, regionale e locale: Ministero dell’Ambiente, ISPRA, Regione Emilia-Romagna.

La Regione Emilia-Romagna, Ente ospitante, introduce la giornata con una presentazione a cura di Patrizia Bianconi delle politiche e degli strumenti messi in campo per promuovere e diffondere il Green Public Procurement tra i primi enti in Italia sin dal 2009.

 

Le modifiche apportate dallo Sblocca Cantieri al Codice degli Appalti

Grazie alla partecipazione dell’avvocato Domenico Gentile dello Studio Legal Research sono state approfondite le modifiche apportate dallo Sblocca cantieri al Codice degli Appalti: cambiano le modalità di affidamento degli appalti sotto soglia ampliando il campo di azione dell’affidamento diretto: confermato per gli approvvigionamenti sotto i 40.000 euro, tale tipologia di affidamento potrà essere utilizzato anche per l’aggiudicazione di servizi e forniture tra i 40.000 e le soglie comunitarie (221.000 euro), previo confronto tra almeno 5 preventivi richiesti ad operatori economici selezionati mediante indagine di mercato o  scelti all’interno di elenchi di fornitori (art. 36, comma 2, lett. b).

Tutto resta invece invariato per quanto riguarda l’applicazione dei CAM, come spiega Paolo Fabbri di Punto 3: lo Sblocca Cantieri non contiene alcuna modifica all’articolo 34 del Codice dei Contratti che stabilisce l’obbligo di adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) a prescindere dal criterio di aggiudicazione e dell’importo mosso dall’approvvigionamento e quindi anche per gli approvvigionamenti sotto soglia comunitaria. Inoltre lo Sblocca Cantieri chiarisce in modo inequivocabile l’impossibilità di utilizzare il prezzo più basso come criterio di aggiudicazione del servizio di pulizia, non viene invece confermata l’abrogazione del secondo periodo del comma 10-bis: nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa quindi il punteggio massimo attribuibile all’elemento economico sarà sempre di 30 punti.

Gli strumenti di sostenibilità per le imprese

La presentazione della certificazione Ecolabel UE del servizio di pulizia a cura di Roberta Alani di ISPRA evidenzia che le verifiche pre-assegnazione del marchio sono un elemento fondamentale per garantire credibilità a una certificazione come quella dell’Unione Europea riconosciuta e accreditata dall’attuale Codice dei Contratti Pubblici come criterio premiante delle offerte (art. 95) e come possibile strumento di conformità dei criteri di qualità ambientale delle offerte (art. 69).

Un altro strumento di sostenibilità per le imprese è la registrazione EMAS, che rientra tra i principali sistemi di gestione ambientale: è stato presentato da Mara D’Amico e da Barbara D’Alessandro di ISPRA. Registrarsi EMAS è per le organizzazioni un’importante opportunità, non solo in termini di riduzione dell’impatto della propria attività sull’ambiente e di responsabilità sociale verso i territori, ma anche in termini di risparmio economico collegato alla razionalizzazione dei consumi di energia e altre risorse naturali e all’accesso a incentivi, come rivelano anche le analisi costi-benefici realizzate dall’Istituto. I sistemi di gestione ambientale possono essere utilizzati come criterio di selezione dei candidati nelle gare per l’affidamento del servizio di pulizia ai sensi dell’art. 87 del Codice dei Contratti.  Per avere un quadro completo per regione delle agevolazioni è disponibile sul sito di ISPRA il Catalogo incentivi EMAS, Ecolabel UE, ISO14001.

Simona Coppi di ARPAE ER ha spiegato come si svolgono in Regione Emilia-Romagna le verifiche per le organizzazioni che si registrano EMAS, nonchè il processo di mantenimento dei requisiti a seguito dell’ottenimento della registrazione.

Dopo la pausa pranzo riprendono i lavori con Marco Ottolenghi di ART-ER che illustra i dati dell’Osservatorio regionale sulle certificazioni ambientali avviato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2004, prima curato da ERVET e ora dalla nuova agenzia regionale ART-ER che il 1 maggio 2019 si è costituita dalla fusione di ERVET e di ASTER. Il tasso di penetrazione delle certificazioni ambientali a livello regionale é sempre stato più alto della media nazionale, e le imprese certificate rivelano di essere in buono stato di salute economica e competitive sul mercato.

I CAM attualmente in vigore e la bozza dei nuovi CAM

Grazie alla efficace sintesi di Cesare Buffone di Punto 3 è stato offerto un esaustivo ma semplice quadro dei due CAM di riferimento oggi esistenti per il settore del cleaning: il primo, del 2012, Dm 24 maggio 2012 n.142 – Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene e il secondo, del 2016, D.M. 18 ottobre 2016 – Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di sanificazione per le strutture sanitarie e per la fornitura di prodotti detergenti.

Presentate inoltre da Alessandra Mascioli del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la bozza dei nuovi CAM del cleaning professionale (civile e sanitario) che andranno ad aggiornare e ad armonizzare quelli attualmente in vigore.

Scarica le presentazioni dei relatori

I progetti di Punto 3 per il Green Public Procurement e per le Analisi Ambientali

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