La scorsa settimana Punto 3 è stato uno dei relatori al webinar sul marchio EU Ecolabel “Why should public procurers choose EU Ecolabel certified products?” trasmesso in diretta dallo studio televisivo di Bruxelles della Commissione Europea. È stata una bellissima opportunità di confronto con esperti provenienti da 7 diverse nazioni europee che hanno portato ciascuno la propria esperienza nell’ambito del GPP (Green Public Procurement).
Dopo una prima parte introduttiva tenuta da Pierre Henry – Deputy Head of Unit (Sustainable Products) della Direzione generale dell’Ambiente (DG ENV) della Commissione europea – il webinar, moderato da Anna Norberg – Team leader & Public Affairs di Ecolabelling Sweden – prevedeva 3 panel:
- “Policy pulse”: focalizzato sul come le politiche dell’UE stanno promuovendo gli acquisti sostenibili delle pubbliche amministrazioni e il ruolo del marchio Ecolabel UE;
- “Procurement in action”: nel quale rappresentanti di 4 diverse realtà, provenienti da altrettante nazioni (Danimarca, Francia, Austria, Olanda), hanno portato l’esperienza della propria azienda con la certificazione EU Ecolabel;
- “From criteria to contracts”: a cura di Paula Pérez-López, Scientific Officer del Joint Research Centre (JRC), Centro comune di ricerca della Commissione europea che fornisce un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle politiche dell’Unione europea.
Durante il webinar ci sono stati 768 collegamenti da 36 nazioni diverse – in particolare Svezia, Belgio e Italia – con un picco di 233 presenze contemporanee.
È ancora possibile visualizzare il webinar a questo link.
L’andamento dell’EU Ecolabel in Europa
Nel frattempo in Europa continuano ad aumentare le licenze ed i prodotti certificati EU Ecolabel, diventate rispettivamente 3.384 e 109.096, arrivando ad offrire la più ampia gamma di prodotti sostenibili sul mercato dalla creazione della certificazione ad oggi.
Le piccole e medie imprese (PMI) svolgono un ruolo centrale nel successo del marchio Ecolabel UE. Queste rappresentano il 57% di tutti i titolari di licenza, a dimostrazione del fatto che la transizione verde dell’Europa è guidata “dal basso”.
Alcuni paesi stanno emergendo come leader indiscussi nella certificazione Ecolabel UE. L’Italia è in cima alla classifica con il 17% di tutti i prodotti certificati, seguita da Spagna (15%), Francia (12%) e Germania (9%). Insieme, questi quattro paesi rappresentano più della metà della presenza dell’Ecolabel UE in Europa, sottolineando il loro forte impegno a favore della produzione e del consumo sostenibili.
L’andamento dell’EU Ecolabel in Italia
Oltre un terzo dei prodotti certificati EU Ecolabel in Italia appartiene al gruppo “Tessuto-carta” (6.488 prodotti). Al secondo e terzo posto si posizionano il gruppo dei “Prodotti tessili” (4.111) e quello dei “Prodotti per la pulizia di superfici dure” (2.429).
Da un punto di vista geografico, le regioni italiane con il maggior numero di licenze sono Lombardia, Veneto, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige.
Considerando sempre il numero di licenze, il gruppo maggiormente rappresentato in Italia è quello dei “Servizi di pulizia”, con 217 licenze, seguito da quello delle “Strutture ricettive” (79) e da quello dei “Prodotti per la pulizia di superfici dure” (50).
Il successo della certificazione EU Ecolabel del servizio di pulizia in Italia rappresenta un caso molto particolare: attualmente infatti l’81% di tutte le licenze rilasciate in Europa per questa categoria si trova in Italia!
La certificazione EU Ecolabel del servizio di pulizia è riconosciuta dalla normativa italiana come criterio premiante per le offerte e questo ha fatto sì che le imprese di pulizia siano state spinte a certificarsi per poter essere più performanti nelle gare d’appalto pubbliche, mercato che in Europa rappresenta il 14% del PIL.
La scelta delle stazioni appaltanti italiane di utilizzare il servizio di pulizia come criterio premiante è dovuta al fatto che la certificazione è uno strumento di supporto alla fase di verifica della conformità dei criteri di sostenibilità del servizio. Un servizio di pulizia certificato EU Ecolabel garantisce infatti l’utilizzo di prodotti chimici a ridotto impatto ambientale e sicuri per gli operatori, l’utilizzo di sistemi di dosaggio, di attrezzature tessili in microfibra, ma soprattutto garantisce che il personale sia formato su una serie di aspetti, tra cui anche il marchio EU Ecolabel stesso.
Un’altra ragione del successo dell’EU Ecolabel del servizio di pulizia in Italia è da ricondurre al fatto che, ben prima della nascita della certificazione, i servizi di pulizia prevedevano già l’utilizzo di prodotti e di procedure in linea con quelle richieste per l’ottenimento della certificazione. Quindi, oltre che l’obbligo del GPP, un altro motivo del successo dell’EU Ecolabel del servizio di pulizia è l’elevata maturità del mercato di riferimento.
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