Mobilità sostenibile per le aziende: i Piani di Spostamento Casa-Lavoro sono da redigere entro il 22 novembre 2021 in base al Decreto del Ministero della Transizione ecologica n. 179 del 12 maggio 2021, recante le modalità attuative delle disposizioni relative alla figura del Mobility Manager.
il Decreto del Ministero della Transizione ecologica n. 179 del 12 maggio 2021 stabilisce che in fase di prima applicazione, ovvero per l’anno 2021, i Piani di Spostamento Casa-Lavoro dovranno essere predisposti entro il 22 novembre 2021 e non entro il 31 dicembre (ovvero entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, avvenuta tramite pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 26 maggio 2021).
Per quali aziende è obbligatorio il Piano di Spostamento Casa-Lavoro?
Il Piano di Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) è obbligatorio per le aziende con unità locali con più di 100 dipendenti.
Il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 (convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77) ha previsto che le imprese e le Pubbliche Amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti siano tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno (ad eccezione dell’anno 2021, in cui entra in vigore l’obbligo), un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un Mobility manager.
Tale obbligo riguarda quelle imprese e pubbliche amministrazioni ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Ai fini del calcolo della soglia dei 100 dipendenti in ogni singola unità locale, che definisce l’obbligo alla predisposizione del Piano, devono essere considerati sia i dipendenti con sede nell’unità locale oggetto di analisi, sia le persone che, pur dipendenti di imprese o pubbliche amministrazioni terze, operano stabilmente presso l’unità locale.
Mobilità sostenibile per le aziende: perchè?
La mobilità sostenibile per le aziende è decisiva per lo sviluppo di un’impresa sul territorio: la gestione degli spostamenti casa-lavoro, soprattutto dei tempi e dei costi ad essi correlati, migliora la qualità della vita delle risorse umane. La gestione della mobilità può rientrare inoltre nelle azioni di Responsabilità Sociale di Impresa.
Il tema della mobilità casa-lavoro infatti si configura come uno degli aspetti sul quale un’azienda può operare per ridurre le emissioni di CO2 generate, direttamente o indirettamente, dalla propria attività. Tale monitoraggio, abbinato ad una serie di possibili misure di miglioramento, può rientrare all’interno della rendicontazione di Sostenibilità dell’azienda o all’interno del calcolo delle emissioni di CO2 di organizzazione; inoltre, l’impegno nella riduzione delle emissioni di CO2 indirette potrebbe confluire nella Strategia di Sostenibilità aziendale.
L’istituzione della figura del Mobility Manager aziendale è il primo passo da fare
Il Mobility Manager è una figura che può anche essere scelta in outsourcing, dotata di un ruolo tecnico ma anche culturale, capace di promuovere, rendendolo attraente e positivo, un cambiamento verso nuove abitudini di spostamento.
Obiettivi del Mobility Manager sono:
- Il miglioramento dell’accessibilità alla sede aziendale, disincentivando l’uso di modi di trasporto non sostenibili e sviluppando azioni finalizzate a ridurre i tempi di spostamento;
- La gestione della domanda di mobilità espressa dai dipendenti in termini di numeri di viaggi, durata e distanza degli spostamenti;
- Il miglioramento del benessere e del rendimento dei propri dipendenti, evitando lo stress da traffico, riducendo l’incidentalità e di conseguenza di migliorando la produttività e riducendo l’assenteismo;
- Il dialogo con le istituzioni del territorio: dall’analisi dei dati di mobilità aziendale può emergere l’esigenza di incrementare i servizi di trasporto pubblico e altri servizi per la mobilità sostenibile finalizzati a ridurre il traffico, la congestione e l’inquinamento e a migliorare il benessere dell’area territoriale coinvolta.
- Il miglioramento dell’immagine aziendale nell’ambito della propria Responsabilità Sociale d’Impresa: l’azienda potrà essere percepita dai propri dipendenti e dalle pubbliche amministrazioni come una realtà attenta all’ambiente e al benessere sociale, utile anche per aumentare la propria attrattività per i giovani talenti.
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