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Caccia al tesoro a Venezia, il team building di Punto 3

Caccia al tesoro a Venezia, il team building di Punto 3
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Puntuale, si è svolto anche quest’anno l’ormai tradizionale team building primaverile di Punto 3, stavolta come location è stata scelta Venezia. Venerdì 4 aprile tutto il gruppo di Punto 3 si è lanciato in una caccia al tesoro tematica sfidandosi a colpi di cultura sulla Serenissima e prove di creatività.

Per la giornata di aggregazione, Punto 3 ha scelto un tour operator locale, VivoVenetia. Un’agenzia turistica che offre proposte sostenibili che valorizzano la città.

La giornata era anche l’occasione per fare gruppo con i nuovi arrivati a Punto 3.

Caccia al tesoro a Venezia

Dopo il viaggio in treno per arrivare alla città sull’acqua, il team di Punto 3 si è diviso in tre squadre: Campari, Aperol e Cynar, in omaggio alla diversità degli aperitivi veneziani. A quel punto Annalisa, la guida di VivoVenetia, ha spiegato le regole e distribuito mappe e buste con gli indizi. Durante la caccia al tesoro i partecipanti dovevano inviare alla guida, man mano che progredivano con il percorso, delle foto come prove del loro procedere corretto nella sfida. Ma tali foto non dovevano essere semplici scatti ambientali. Il gruppo doveva infatti reinterpretare i riferimenti a luoghi, fatti o personaggi legati alla tappa della caccia al tesoro. Scopo finale quindi, non era solo quello di arrivare primi alla meta, ma anche di vincere sul piano della creatività.

Unica raccomandazione, quella di seguire rigorosamente la mappa cartacea e non Google maps. Anche se, come sa bene chi ha mai provato a districarsi per i vicoli di Venezia con i sistemi satellitari, nella città dei dogi, il GPS spesso fa cilecca.

Le 10 tappe della caccia al tesoro, diverse per le tre squadre, hanno portato i gruppi a percorrere diversi angoli di Venezia. Dal ghetto ebraico, al mercato del pesce, passando per chiese, campi, ponti, calli e sottoportici, ogni angolo della città ha fatto da scenografia per l’avventura in team. Ognuno dei tre percorsi ha previsto un breve tratto in gondola, esperienza suggestiva obbligatoria per chi visita la città. Le sfide potevano prevedere domande sulla storia della città, oppure potevano essere risolti grazie allo spirito di osservazione. Fondamentale era mettersi in gioco per riprodurre con dei veri e propri quadri umani, scene storiche o inventate a seconda del riferimento assegnato.

La vittoria

Dopo un’ora e mezza di corse tra le calli, alla tappa finale, Santo Stefano, le due squadre testa a testa, Campari e Aperol, hanno aspettato il giudizio finale sulla prova creativa da parte della guida.

La vittoria è stata quindi assegnata alla squadra Aperol per il grande impegno estetico e performativo, oltre al fatto che avevano assegnato un titolo a tutte le loro foto, spesso in rima. Congratulazioni quindi alla squadra vincitrice: Paolo, Filippo, Alessio, Beatrice B e Cristina.

Ristoro con aperitivo e passeggiata

Infine, come ogni team building che si rispetti, la giornata prevedeva un momento per gustare qualcosa di buono da mangiare, meglio se locale! Il gruppo si è quindi rilassato raccontandosi l’avventura appena vissuta presso un bacaro, il tipico bar di Venezia. Non potevano infatti mancare in questa giornata gli aperitivi che hanno dato il nome alle tre squadre e i famosi cicchetti della città.

Finito l’aperitivo, ognuno era libero di tornare a casa, ma la maggior parte del gruppo ha deciso di continuare a visitare Venezia. Perchè anche se in un ufficio ci si vede tutti i giorni, è bello stare assieme in modo diverso.

Esperienze che fanno gruppo

Il team building è un’attività alla quale dedichiamo specifici appuntamenti all’anno, perché stiamo bene insieme innanzitutto come persone. Crediamo che questa sia una caratteristica importante da coltivare come gruppo di lavoro, perché genera un ambiente collaborativo e relazioni sane e solide.

Quella della caccia al tesoro a Venezia, è stata una giornata all’insegna dello stare assieme e di quello che Punto 3 ama fare: scoprire e valorizzare ciò che un territorio può offrire. Sempre considerando la sostenibilità per l’ambiente e le persone e la corretta ed equa ricaduta economica. Perché se le scelte sono fatte assegnando il giusto valore alle cose, ci guadagnano tutti.

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