Copura Società Cooperativa ha ottenuto da Bureau Veritas la certificazione ISO 14067 per il servizio di pulizia professionale grazie a uno studio effettuato presso il Polo Sanitario Santa Teresa del Bambino Gesù di Ravenna.
L’analisi, condotta con il supporto di Punto 3, ha permesso di quantificare in 233 kg di CO2 all’anno il risparmio di gas serra ottenibile tramite l’applicazione del sistema di pulizia “green” nel cantiere.
Copura, l’azienda certificata
Copura Società Cooperativa è un’impresa specializzata nei servizi di pulizia e sanificazione ambientale fondata nel 1975 a Ravenna. L’azienda oggi opera nel mercato del facility management con una competenza specialistica nel cleaning per il settore sanitario e socio-sanitario. Nel corso del tempo ha saputo mantenere intatti i propri caratteri identitari di impegno verso l’innovazione continua e di attenzione alla qualità e alla sostenibilità.
Quale è l’impatto del Protocollo “Green”?
I risultati dell’analisi LCA realizzata da Punto 3 hanno evidenziato che il protocollo di pulizia “green”, ad alta efficienza ambientale, permette di ridurre del 27,8% l’impronta climatica rispetto al protocollo tradizionale (servizio con prodotti e metodologie a medie prestazioni).
Questo dato, applicato a tutto il Polo Sanitario, porta ad una riduzione delle emissioni di 233 kg CO2 all’anno rispetto al Protocollo tradizionale. Tale riduzione equivale all’assorbimento annuale di CO2 di circa 31 alberi.
Il nuovo protocollo “green” di pulizia si è rivelato positivo anche rispetto al miglioramento della qualità microbiologica del servizio erogato da Copura, ovvero rispetto alla sua capacità di garantire il rispetto totale degli standard di sanificazione e disinfezione necessari nelle strutture sanitarie, riducendo, allo stesso tempo, l’impronta climatica abbinata alle nuove tecniche testate. È un risultato particolarmente rilevante, che sprona l’azienda a rinnovare l’impegno nella ricerca di soluzioni sempre più sostenibili e all’avanguardia.
Perché è importante certificare la Carbon Footprint di Prodotto (CFP) o impronta di carbonio?
Ottenere la certificazione della Carbon Footprint di Prodotto (CFP) o impronta di carbonio è sempre più strategico per il settore del cleaning, per molte ragioni.
- Per dare risposta alle crescenti richieste degli stakeholder (clienti pubblici e privati, consumatori, ecc.) e dell’opinione pubblica di conoscere l’impatto ambientale di un prodotto/servizio
- Per ottenere un punteggio premiante nelle gare d’appalto alle quali partecipano gli operatori del cleaning professionale
- Per essere in grado di quantificare il proprio impatto sul clima, e da qui partire per ridurre e compensare le proprie emissioni attraverso una mirata strategia climatica
Come si calcola la Carbon Footprint di Prodotto (CFP)?
La CFP viene calcolata applicando lo standard UNI EN ISO 14067:2018. La norma specifica principi, requisiti e linee guida generali per la quantificazione e la rendicontazione dell’impronta climatica di prodotti e servizi. È tramite le Regole di Categoria di Prodotto (Product Category Rules o PCR) specifiche per il prodotto o servizio oggetto di certificazione che si possono adottare criteri più specifici per ciascun settore, garantendo così un approccio mirato, scientifico ed oggettivo all’analisi del ciclo di vita. Recentemente è stata introdotta, tramite l’Annex C della ISO 14067:2018, la possibilità di adottare un approccio sistematico: questo permette di replicare lo studio in modo semplificato per una serie di prodotti/servizi dalle caratteristiche simili.
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