Nuovo Codice della Strada, nuove possibilità per la svolta della mobilità urbana

Nuovo Codice della Strada, nuove possibilità per la svolta della mobilità urbana
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Con il nuovo Codice della Strada si aprono nuove possibilità per la svolta nella mobilità urbana in chiave di sostenibilità. “La strada è di tutti” è il principio cardine che sembra rendere una riconversione della mobilità non solo possibile, ma anche imminente.

Le misure previste dal nuovo Codice della Strada sono azioni concrete di una visione più ampia, in cui il trasporto privato motorizzato, fino a questo momento messo davanti a tutto come priorità assoluta, cede spazio agli spostamenti sostenibili: in bicicletta, a piedi e con altre nuove forme di mobilità.

Dare strada alle biciclette. I nuovi provvedimenti del Codice della Strada per favorire la sicurezza ciclabile

Partendo dal vademecum “Dare strada alle biciclette. I nuovi provvedimenti del Codice della Strada per favorire la sicurezza ciclabile”, creato dal Centro Studi FIAB, ecco le nuove regolamentazioni e i vantaggi, anche guardando all’esperienza di città come Friburgo, nella quale queste misure sono già presenti da tempo e hanno apportato notevoli migliorie al modo di spostarsi all’interno della Green City.

A Friburgo interventi per favorire la sicurezza ciclabile hanno garantito possibilità di spostamento in bicicletta più efficienti e sicure: attraverso queste misure i mezzi di trasporto leggeri guadagnano maggiore spazio (e quindi importanza) sulle strade e di conseguenza una maggiore visibilità e sicurezza.

Infrastrutture meno gravose per il bilancio del Comune = Risorse libere per altri investimenti pubblici

Le nuove misure introdotte nel Codice della Strada prevedono semplici interventi di segnaletica orizzontale e verticale che hanno costi ridotti per il Comune che le adotta, ma portano a grandi risultati in termini di funzionalità.

Il rischio in cui negli ultimi due decenni molti comuni italiani, pur animati dalle migliori intenzioni, sono incappati, è la predisposizione di infrastrutture ciclabili estremamente costose, ma al tempo stesso inefficaci. È il caso classico delle piste ciclabili in sede propria nelle zone residenziali: tali soluzioni, pur dando un’illusione di sicurezza, hanno per lo più creato una sorta di ghettizzazione della bicicletta, addirittura portandola in concorrenza con i pedoni, lasciando invece alle auto private l’intera strada a disposizione. Le corsie ciclabili invece, una delle novità introdotte, sono estremamente rapide da realizzare e garantiscono una rete ciclabile continua, in grado di permettere spostamenti rapidi e sicuri e in cui la bicicletta torna ad essere una dei protagonisti della strada.

Inoltre, si stima che il costo di una pista ciclabile ammonti a circa 150.000 € al km, mentre il costo di una corsia ciclabile raggiunga al massimo i 30.000 € al km. Un costo minore garantisce la maggiore riproducibilità della misura e al tempo stesso libera risorse che possono essere impiegate per altri investimenti. Ciò significa che con lo stesso impiego monetario si riusciranno a raggiungere risultati più importanti e su più fronti.

Con il nuovo Codice della Strada si possono realizzare piste ciclabili low cost e liberare risorse del bilancio comunale per altri investimenti

Cosa ammette quindi il nuovo Codice della Strada in Italia?

Ecco le novità all’interno del Codice della strada, 4 misure immediatamente realizzabili:  

  • Le corsie ciclabili
  • Le corsie ciclabili per doppio senso ciclabili
  • Le case avanzate
  • L’uso ciclabile di corsie preferenziali

Altre due misure non si possono realizzare subito perchè necessitano dell’approvazione di una segnaletica non ancora esistente…

  • La zona scolastica
  • La strada urbana ciclabile, E-bis

Vediamole brevemente nel dettaglio secondo quanto riportato nel vademecum del Centro Studi FIAB.

Le corsie ciclabili

corsie a destra della carreggiata dedicata ai velocipedi, delimitate da una striscia bianca discontinua valicabile. Si tratta di un’infrastruttura flessibile e con minori vincoli: non vi è una larghezza minima costante per la corsia, che può essere valicata dalle auto nelle strettoie o durante l’attraversamento per accedere alla sosta. È quindi possibile per le auto occupare la corsia, ma vige sempre l’obbligo di dare la precedenza alle biciclette. Vantaggi: questa misura è facilmente riproducibile. La bicicletta torna a conquistare una posizione sulla carreggiata e non deve dividersi il marciapiede con i pedoni, come accade purtroppo in molti casi. In questo modo i velocipedi ottengono uno spazio dedicato, visibile e sicuro, che permette spostamenti continui e rapidi. Allo stesso tempo anche i pedoni ne traggono vantaggio: in un momento storico in cui le distanze hanno assunto una rilevanza fondamentale, la possibilità di avere un ampio spazio proprio è sicuramente un vantaggio aggiunto per chi si sposta a piedi nel centro urbano.

Le corsie ciclabile a doppio senso

come le corsie ciclabili sono delimitate da una striscia discontinua, ma sono presenti su entrambe i lati della carreggiata in quanto viene consentita anche la circolazione alle biciclette contromano. Vantaggi: anche in questo caso la misura favorisce gli spostamenti in bicicletta, infatti permettendo ai velocipedi di percorrere in senso contrario un senso unico, i percorsi ciclabili diventano più corti e diretti. Come detto già per le corsie ciclabili, la chiara segnaletica orizzontale evidenzia lo spazio dedicato alle biciclette che provengono dal senso opposto, garantendone la visibilità e la sicurezza.

Le case avanzate

Le case avanzate: linee di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli. Vantaggi: questa misura permette agli utenti su due ruote di portarsi in prima linea in un luogo potenzialmente pericoloso come può essere un incrocio. La posizione in prima fila dà agli automobilisti una migliore visibilità degli “utenti più a rischio” (avendoli davanti a sé) e permette alle bici di partire per prime. Inoltre la posizione avanzata, libera chi si sposta in bicicletta dal dover respirare i gas di scarico delle auto ferme ad un semaforo.

L’uso ciclabile di corsie preferenziali

le biciclette possono utilizzare le strade e corsie preferenziali per i mezzi del trasporto pubblico delimitate da linea continua bianca e gialla. Vantaggi: questa misura permette in contesti specifici di poter comunque garantire una continuità nella rete ciclabile.

La zona scolastica

nell’area in prossimità di una scuola (di cui viene segnalato l’inizio e la fine) viene data la priorità a pedoni e ciclisti attraverso la limitazione o l’esclusione di circolazione, sosta o fermata di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti da ogni comune. Vantaggi: attraverso queste limitazioni viene favorito il raggiungimento della scuola con mezzi diversi dall’automobile. Viene data maggiore visibilità a pedoni e ciclisti che possono circolare in un’area sensibile, come potrebbe essere un plesso scolastico, con più sicurezza. La riduzione dei limiti di velocità poi, non solo riduce il numero di incidenti gravi, ma potrebbe dissuadere le persone ad utilizzare l’automobile per recarsi in queste aree, inducendole invece all’utilizzo di mezzi leggeri.

La strada urbana ciclabile, E-bis

strada urbana (di cui viene segnalato l’inizio e la fine) con limite di velocità non superiore a 30 km/h (zone 30), con priorità per i velocipedi che posso stare affiancati. Vantaggi: anche in questo caso viene favorita la circolazione delle biciclette attraverso la riduzione del limite di velocità e dandole la “priorità assoluta”. Proprio per questo motivo queste strade in Germania prendono il nome di Fahrradstrasse (strade delle bici) e sono infrastrutture già da tempo presenti in moltissime città tedesche. A Friburgo il numero di queste strade continua ad aumentare: alcune delle arterie di penetrazione al centro storico sono state infatti convertite recentemente in Fahrradstrasse, così come molte delle strade vicino a scuole, asili, centri culturali, religiosi e di aggregazione.

Il primo passo per attuare una vera Svolta è stato fatto, ora c’è bisogno di Amministrazioni ambiziose e lungimiranti che vogliano intraprendere il resto del cammino per raggiungere una mobilità urbana sostenibile

Queste e altre riflessioni sono oggetto dell’iniziativa Obiettivo 2/3 – Strategie per una svolta nella mobilità urbana. Scopri di più e rimani aggiornato sul tema della mobilità sostenibile

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