Trento, 20 giugno 2022. Presentato nella cornice del MUSE il primo Bilancio di Sostenibilità del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, che Punto 3 ha contribuito a realizzare in collaborazione con Linfa Consulting nell’ambito di Trentino Green Network.
La presentazione, rivolta principalmente ai Soci del Consorzio e ai suoi stakeholder primari, ha avuto una importante partecipazione sia tra il pubblico che tra i relatori. Sono intervenuti: Luca Rigotti – Coordinatore nazionale per il settore vino dell’Alleanza delle Cooperative; Giuseppe Ciotti – Dirigente MIPAAF, Direzione generale dello Sviluppo rurale; Stefano Sequino – Responsabile settore vitivinicolo Confcooperative Fedagripesca; Valentina Sourin – Responsabile settore vitivinicolo Legacoop Agroalimentare; Eugenio Pomarici – Università di Padova, Dipartimento TESAF, CIRVE; Paolo Malfer – Membro CdA Consorzio Vini del Trentino e Revì Spumanti.
Questo Bilancio di Sostenibilità è il primo passo di un percorso che intende continuare nel tempo, poiché l’unica direzione possibile che possiamo percorrere è quella che ci porta verso un’agricoltura dall’approccio rispettoso dell’ambiente e sempre più sostenibile, con un’osmosi virtuosa che deve coniugare il turismo, il territorio e l’attività dell’uomo.
Graziano Molon, Direttore Consorzio di Tutela Vini del Trentino
I 91 Soci del Consorzio di Tutela Vini del Trentino gestiscono 9.697 ettari di vigneti in Trentino, di cui il 15% situata in zone di montagna (sopra i 500 metri), producendo con il loro incessante impegno nell’anna agraria 2020/2021 1.179.174 quintali di uva. Il Consorzio svolge molteplici funzioni per i Soci, una di queste ha meritato il primato al Trentino per numero di adesioni alla certificazione ministeriale SQNPI che garantisce la qualità del prodotto e la sostenibilità di tutta la filiera produttiva: 5.673 le aziende viticole aderenti in Trentino, di cui 37 cantine, sulle quali il Consorzio gestisce i controlli documentali e le analisi sulle uve per garantire al consumatore la salubrità del prodotto. Il Consorzio svolge inoltre attività di vigilanza presso i canali di vendita, occupandosi nell’interesse dei Soci della tutela di 7 denominazioni (5 DOC e 2 IGT: DOC Trentino; DOC Trento; DOC Teroldego Rotaliano; DOC Valdadige; DOC Casteller; IGT Vigneti delle Dolomiti; IGT Vallagarina) e della promozione del territorio per incentivare l’enoturismo.
Il Trentino come acceleratore di sostenibilità: il contributo del Consorzio Vini del Trentino
Cinque gli aspetti di sostenibilità economica, sociale e ambientale, che sono stati prioritari nella definizione del Bilancio di Sostenibilità:
- salvaguardia della bellezza e difesa paesaggistica;
- qualità e sicurezza delle produzioni vitivinicole;
- rafforzamento dell’identità e dell’immagine della viticoltura trentina;
- creazione di valore per i Soci e per le loro produzioni;
- formazione, assistenza tecnica e sensibilizzazione dei Soci produttori nonché riduzione dell’uso dei fitofarmaci.
Viticoltura e ambiente
Il Consorzio Vini del Trentino è il soggetto deputato per il settore viticolo a gestire il Disciplinare di produzione integrata SQNPI in tutto il Trentino. Ha svolto 5.673 controlli documentali (sul 100% delle aziende aderenti) e analizzato 398 campioni di uva e 16 campioni di suolo, ottenendo che l’80% della superficie viticola trentina sia certificata: un unicum nel panorama italiano; è inoltre attiva un’apposita Commissione fitofarmaci che collabora in modo continuativo con l’Istituto Superiore di Sanità. Il lavoro congiunto ha permesso, nel tempo, la maggior diffusione del metodo della confusione sessuale e un minor utilizzo di agrofarmaci. Le sostanze ad alto margine di sicurezza ad oggi utilizzate dai viticoltori trentini rappresentano oltre il 95% delle quantità totali impiegate. È sensibile la riduzione dell’uso del glifosate.
Allo scopo di valutare l’impatto della viticoltura sull’ecosistema trentino, il Consorzio ha altresì supportato un progetto di ricerca realizzato dalla Fondazione Edmund Mach, dal quale è emerso come i metalli impiegati nelle colture viticole non abbiano particolari effetti depressivi sulla fertilità biologica dei terreni. Nel 2020, il 91% degli scarti prodotti (vinacce, raspi e feccia) è avviato a recupero. Il Consorzio è impegnato a quantificare, monitorare e ridurre le emissioni dei gas serra attraverso la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), con emissioni di CO2 eq. registrate dalle aziende vitivinicole nel triennio nettamente inferiori a quelle registrate dal benchmark del Product Environmental Footprint Category Rule (PEFCR) del vino a livello europeo.
I dati riferiti allo sviluppo sociale forniscono il seguente quadro: le Cantine socie del Consorzio hanno erogato attività di formazione ai collaboratori per un totale di 3.791 ore (con una rappresentatività sul totale degli ettari di superficie vinicola coltivata pari all’82%); il numero di lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro è di oltre 7.300 lavoratori, pari al 94% del totale. Dal 2018 il Consorzio Vini del Trentino partecipa al progetto provinciale Enoturlab rivolto al comparto enoturistico per elaborare una visione condivisa dell’offerta enoturistica territoriale; per la tutela dei consumatori, il Consorzio di Tutela nel 2020 ha effettuato 200 analisi multi-residuali sulle uve e commissionate 80 analisi multi-residuali sulle uve ad ente terzo, 63 verifiche presso i punti vendita, dalle quali non sono emerse non conformità. Le Cantine socie hanno effettuato 112.000 controlli sul vino pari a 834.600 ettolitri, con una percentuale di non conformità pari a 0,009%.
Scopri il lavoro di Punto 3 per il Bilancio di Sostenibilità