Si è realizzato dal 16 al 19 ottobre a Reggio Emilia, nella Riserva della Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano il V Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera italiane, che ha riunito i rappresentanti dei ventuno Siti riconosciuti dal Programma Man and the Biosphere dell’UNESCO presenti sulla penisola con l’obiettivo di stimolare il confronto, scambiare esperienze, condividere buone pratiche e definire obiettivi comuni. Un evento molto importante per Punto 3 che è da tempo consulente strategico di molte Riserve della Biosfera italiane.
La rete delle Riserve della Biosfera in Italia
Punto 3, ha supportato la Riserva della Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano nell’organizzazione del meeting, occupandosi sia della strutturazione del programma sia della moderazione dei tavoli di lavoro presieduti da membri del Comitato Tecnico Nazionale “Uomo e Biosfera”.
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Ad anticipare i lavori del meeting, il convegno .“Antropocene: nuovi equilibri tra umanità e biosfera“, tenutosi presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi ed in cui il meteorologo Luca Mercalli, ha avanzato molte riflessioni sul complesso rapporto tra le comunità e i territori che le Riserve della Biosfera cercano di coltivare attraverso la promozione di approcci sostenibili e responsabili.
“Le Riserve della Biosfera rappresentano una rete di collaborazione territoriale e valoriale nata per connettere aree del mondo che hanno preso l’impegno di diventare laboratori di sostenibilità e che si impegnano con l’obiettivo di costruire la pace nel cuore delle persone. L’appartenenza alla rete è una sorta di cittadinanza globale che ci rende responsabili verso il pianeta e le future generazioni.”
Fausto Giovanelli, Presidente del Parco nazionale Appennino tosco-emiliano e coordinatore dell’omonima Riserva della Biosfera.
Temi chiave
I tavoli di lavoro, moderati da Punto 3, dedicati a tre temi prioritari (piani d’azione, governance e strategie di comunicazione) hanno offerto ai soggetti coordinatori dei ventuno Siti l’occasione di condividere buone pratiche, facendo emergere anche difficoltà specifiche, con l’obiettivo di stimolare proposte innovative e nuove idee per il miglioramento continuo.
Il tema della collaborazione è stato al centro della giornata di venerdì, dove sono stati presentati i progetti di rete sviluppati da alcuni territorio che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento. Tra questi, il Protocollo d’Intesa tra le 5 Riserve della Biosfera sul fiume Po (Monviso, Collina Po, Ticino Val Grande Verbano, Po Grande e Delta Po), nato nella primavera 2024 e le iniziative coordinate dalla Regione Emilia-Romagna, sviluppate con il supporto di Punto 3 negli scorsi anni, (Scuola&Biosfera e Donne&Biosfera), che coinvolgono i Siti dell’Appennino tosco-emiliano, Po Grande e Delta Po.
Il meeting ha inoltre affrontato attraverso delle tavole rotonde dedicate, i temi della parità di genere, il protagonismo giovanile e la valorizzazione delle tradizioni locali, ambiti su cui le Riserve della Biosfera italiane, in molti casi con il supporto di Punto 3, stanno investendo per sviluppare progetti e iniziative che coinvolgano direttamente la propria comunità. Ad esempio, sul tema dei giovani, Punto 3 ha supportato la Riserva della Biosfera Monte Grappa nella realizzazione del progetto B-HUB, un acceleratore di idee nato sulla spinta del riconoscimento conseguito nel 2021.
I nuovi riconoscimenti
A seguire, la celebrazione dedicata ai Colli Euganei e le Alpi Giulie, che quest’anno hanno ottenuto il riconoscimento a Riserva della Biosfera e Riserva della Biosfera transfrontaliera. In entrambi i casi Punto 3 ha coordinato il processo di candidatura portando a 6 il numero dei riconoscimenti MAB UNESCO che ha contribuito a far nascere in Italia.