Le barriere diagonali sono uno strumento che può consentire alle città in crescita una svolta nella mobilità urbana in chiave di sostenibilità. A Leipzig in Germania l’esempio che consente di filtrare il traffico automobilistico indesiderato.
Città che crescono e strade che cambiano
Molto spesso quando si è al volante si cercano scorciatoie per evitare il traffico dell’ora di punta, o il semaforo che dura troppo a lungo sulla strada principale. Ecco quindi che le auto alla ricerca di vie alternative, invadono anche le zone residenziali, riducendo la qualità della vita di tutti i residenti.
Come ci si libera dunque di questo traffico indesiderato? Invece di lunghe pianificazioni e costose ricostruzioni per calmare il traffico e rendere i quartieri più vivibili si può ricorrere a dissuasori, vasi di fiori e simili filtri modali.
Cosa sono i filtri modali?
I filtri modali sono tutti quegli elementi di pianificazione del traffico che hanno l’obiettivo di filtrare i tipi di traffico indesiderati, permettendo il passaggio in determinate strade solo alle tipologie di mezzi desiderate. Il traffico motorizzato è solitamente il tipo di traffico indesiderato, mentre viene favorito il transito di pedoni e biciclette. Tuttavia, la funzione di filtraggio può anche applicarsi solo a certi veicoli a motore e lasciar passare, per esempio, gli autobus.
Il sistema stradale convenzionale, in cui si indica l’importanza di una strada in relazione alla percentuale di traffico presente, sembra in molti casi essere diventato obsoleto. Con l’avvento di sistemi di navigazione in tempo reale i percorsi tendono a cambiare e anche le cosiddette strade “secondarie o laterali” vengono spesso utilizzate dal traffico di passaggio, semplicemente perché permettono di sfuggire dalle code che solitamente si creano sulla strada principale.
I filtri modali si pongo in questo caso come una soluzione definitiva: l’inserimento di una semplice infrastruttura regola gli spostamenti e riposiziona il traffico automobilistico sulle direttrici originariamente designate.
La soluzione di Leipzig: le barriere diagonali
L’idea di base è semplice: il centro di un’intersezione viene diviso in diagonale da barriere. Alle auto viene impedito di proseguire dritto, mentre i pedoni e i ciclisti possono superare la barriera senza problemi e continuare il loro tragitto. Il traffico si riduce e si crea più spazio per le persone. Queste sono le barriere diagonali.
Grazie a barriere diagonali ben posizionate, il traffico indesiderato può essere riportato sulla strada principale, sgravando le zone residenziali dal passaggio di numerose automobili che entrano in quell’area semplicemente per il transito. Allo stesso tempo non viene stravolta la mobilità del quartiere e quindi non sono necessarie lunghe pianificazioni o la costruzione di infrastrutture di supporto. Infatti, nessuna strada della zona residenziale è di fatto completamente chiusa alle auto, tutti gli edifici rimangono accessibili ai residenti, agli addetti alla raccolta dei rifiuti e alle ambulanze.
Le barriere diagonali sono la risposta della città di Leipzig
Le barriere diagonali sono la soluzione di Leipzig al traffico automobilistico che sta invadendo tantissime zone residenziali. Negli ultimi anni la città ha vissuto una crescita costante, che però ha portato con sé nuove sfide, tra cui anche un aumento nel numero di automobili circolanti. Attraverso l’utilizzo di filtri modali, come lo sono le barriere diagonali, la città punta ad una svolta immediata nei comportamenti di spostamento dei cittadini, rendendo più attraenti, più sicuri e più rapidi gli spostamenti in città con mezzi leggeri. Allo stesso tempo si intende raggiungere una demotorizzazione delle zone residenziali, con l’obiettivo primario di un generale miglioramento della qualità della vita di questi quartieri.
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Le strategie per una Svolta nella mobilità urbana sono l’oggetto dell’iniziativa Obiettivo 2/3. Scopri di più e rimani aggiornato sul tema della mobilità sostenibile