Ci sono importanti novità in merito al Codice dei Contratti Pubblici, il D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209 recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36” (c.d. Decreto Correttivo) ha introdotto alcune modifiche all’Articolo 57 (D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36), riguardante le “Clausole sociali dei bandi di gara, degli avvisi e degli inviti e criteri di sostenibilità energetica e ambientale”.
Non si ravvisano modifiche al comma 2 dell’Articolo 57, relativo ai criteri di sostenibilità energetica e ambientale: permane l’obbligo di applicazione – negli affidamenti pubblici di servizi, forniture e lavori – di almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi (CAM). Ricordiamo che l’art. 57 comma 2 stabilisce che le stazioni appaltanti devono considerare l’impatto economico dei CAM nella determinazione dell’importo a base di gara.
Le modifiche quindi riguardano il comma 1 dell’Articolo 57, che è stato completamente riscritto dal Decreto Correttivo: le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti a inserire nei loro bandi di gara, avvisi e inviti, clausole sociali specifiche. Tali clausole mirano a garantire pari opportunità generazionali e di genere, nonché a promuovere l’inclusione lavorativa di persone con disabilità o svantaggiate. Inoltre, viene ribadita l’importanza dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore.
Un’innovazione particolarmente interessante è l’introduzione del comma 2-bis nell’Articolo 57. Questo nuovo comma fa riferimento all’Allegato II.3, che delinea meccanismi premiali volti a incentivare la realizzazione di pari opportunità e l’inclusione lavorativa.
Queste novità in merito al Codice dei Contratti Pubblici mirano a rafforzare l’impegno verso la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale negli appalti e nelle concessioni pubbliche.
Foto di copertina: Build news