Rekeep, con il protocollo “Green” il 36% di CO2 in meno nelle pulizie ospedaliere

Rekeep, con il protocollo “Green” il 36% di CO2 in meno nelle pulizie ospedaliere
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Rekeep, azienda leader in Italia nel settore dell’integrated facility management ha testato un nuovo protocollo che consente una riduzione fino al 36% dell’impatto ambientale delle pulizie ospedaliere, garantendo, allo stesso tempo, il rispetto assoluto dei più elevati standard in termini di sanificazione e disinfezione. Il nuovo Protocollo “Green” di pulizia è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e con Punto 3.

Questo in sintesi il risultato di un nuovo protocollo di pulizia, denominato “Green”, testato da Rekeep S.p.A. in collaborazione con il Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie dell’Università degli Studi di Ferrara, che ha condotto le analisi microbiologiche, e con la società di consulenza specializzata in Green Public Procurement, Punto 3.

L’Ospedale di Imola, il cantiere pilota per il test

Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola

Realizzato su cantiere pilota presso l’Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola (Bologna), il nuovo protocollo è stato testato ponendo a confronto nuove modalità di erogazione del servizio di pulizie in ambito ospedaliero in conformità ai nuovi CAM Cleaning nelle diverse aree caratterizzate da rischio di contaminazione (dagli ambulatori medici, alle camere di degenza, passando per i bagni e le aree comuni) rispetto alle modalità tradizionali, con l’obiettivo di compararne gli impatti ambientali, nel pieno rispetto degli standard di sanificazione e disinfezione richiesti nelle strutture sanitarie.

In particolare, il Protocollo “Green” di pulizia ha testato una serie di soluzioni a minore impatto ambientale che vanno dalle concentrazioni di detergenti Ecolabel e disinfettanti PMC, alle attrezzature (ad esempio attraverso l’utilizzo di panni Ecolabel con ridotto e certificato impatto ambientale), ai lavaggi dei materiali da ricondizionare, fino ai modelli di lavasciuga impiegati. Senza tralasciare la formazione del personale coinvolto nel servizio e nuove metodologie di lavoro specificatamente progettate per lo scopo.

Quale è l’impatto del Protocollo “Green”?

Dettaglio contatore elettrico
Alcuni contatori idrici installati per le misure

I risultati dell’analisi LCA comparativa evidenziano come il Protocollo “Greendi pulizia permette di ridurre del 36% l’impronta climatica rispetto al Protocollo tradizionale (scenario di servizio con prodotti e metodologie a medie prestazioni).

Il plusvalore ambientale del Protocollo Green di pulizia è ancora più evidente se si considera lo scenario di applicazione del protocollo a tutto il presidio ospedaliero. Il Protocollo Green in questo scenario garantisce una riduzione di 4.527 kg CO2 e per l’intero cantiere all’anno rispetto al Protocollo tradizionale. Tale riduzione equivale, in termini più concreti, all’assorbimento annuale di CO2 di circa 604 alberi.

Un momento del campionamento microbiologico

Lo studio, alla luce dell’analisi microbiologica comparativa effettuata dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie dell’Università di Ferrara e da Punto 3, ha quindi dimostrato il plusvalore ambientale del nuovo Protocollo “Green” di pulizia, ovvero la sua capacità di garantire il rispetto totale degli standard di sanificazione e disinfezione necessari nelle strutture sanitarie, riducendo, allo stesso tempo, l’impronta ecologica abbinata alle nuove tecniche testate.

Sustainability Journal

Il nuovo Protocollo “Green” è stato oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Sustainability. La metodologia ed i risultati ottenuti, sono stati quindi oggetto di una revisione realizzata da peer-reviewer indipendenti, prima di essere pubblicati su Sustainability.

Estratto della prima pagina dell’articolo pubblicato su Sustainability

CAM Cleaning 2021

I CAM del servizio di pulizia, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 19/02/2021 e in vigore dal 19/06/2021, individuano tra i requisiti premianti la capacità dell’offerente di dimostrare i benefici ambientali e qualitativi del protocollo offerto in fase di gara, rispetto ad un protocollo tradizionale.

Punto 3 supporta le imprese di pulizia nel dimostrare di poter ridurre gli impatti ambientali del servizio rispetto alle tecniche di pulizia e sanificazione tradizionali. Ciò tramite la presentazione di uno studio di Life Cycle Assessment (LCA) comparativo conforme alle norme tecniche UNI EN ISO 14040 – 14044.

Consulta i servizi di Punto 3 nell’ambito Analisi Ambientali e contattaci

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