Carbon Footprint di Organizzazione: il primo passo per una Strategia climatica

Carbon Footprint di Organizzazione: il primo passo per una Strategia climatica
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La Carbon Footprint di Organizzazione è il primo passo per costruire una Strategia Climatica: una scelta di posizionamento per governare e comunicare il proprio impegno ambientale, ma soprattutto una scelta lungimirante che allinea l’azienda ai più importanti cambiamenti che stanno avvenendo su scala internazionale ed europea.

Raggiungere la neutralità climatica nel 2050

A livello internazionale, nella recente “Conferenza delle Parti” (COP26) di Glasgow che si è tenuta a novembre 2021, tra i target emerge quello di fissare l’obiettivo globale della neutralità climatica al 2050 per non superare la soglia di aumento della temperatura di 1,5 gradi.

A livello europeo, la Commissione ha parimenti dichiarato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, diventando così un’economia globale con emissioni nette di gas serra pari a zero. Questo obiettivo è al centro dell’European Green Deal e della Strategia a lungo termine della Commissione Europea per il 2050, che impone ai singoli Stati Membri di sviluppare proprie Strategie Nazionali di lungo termine per esplicitare come intendono raggiungere le riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra necessarie per rispettare gli impegni nell’ambito dell’accordo di Parigi e gli obiettivi dell’UE. L’Italia ha presentato la propria Strategia a gennaio 2021.

Il sistema di incentivazione per le imprese in Italia

Perché l’UE possa raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è necessario il contributo sia di investimenti pubblici che privati. Tra gli investimenti pubblici, le politiche di Green Public Procurement incentivano produzioni e consumi sostenibili; inoltre il Codice dei Contratti Pubblici italiano premia le imprese che dimostrano di aver calcolato la propria Carbon Footprint di organizzazione attraverso la riduzione della Garanzia fideiussoria del 15% (art. 93 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50). Tra gli investimenti privati, l’UE ha definito la tassonomia finalizzata a guidare gli investimenti privati verso progetti e attività sostenibili.

Come calcolare la Carbon Footprint (o impronta climatica) della tua organizzazione

Calcolare la Carbon Footprint di Organizzazione è il primo passo da compiere per dotarsi di una Strategia Climatica.

La Carbon Footprint di Organizzazione, calcolata secondo la norma ISO 14064-1:2018 che è il riferimento a livello internazionale, ha l’obiettivo di analizzare il punto di partenza.

La norma ISO 14064-1:2018, recepita in Italia dalla UNI EN ISO 14064-1:2019, definisce principi e requisiti a livello di organizzazione per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) e della loro rimozione. Essa include i requisiti per la progettazione, lo sviluppo, la gestione, la rendicontazione e la verifica dell’inventario dei gas ad effetto serra di un’organizzazione.

La Carbon Footprint di Organizzazione si integra efficacemente con altri due strumenti utili all’impresa per analizzare i propri impatti, individuare azioni di miglioramento e renderli trasparenti presso gli stakeholder:

  • La Carbon Footprint di Prodotto/Servizio, realizzata secondo la norma UNI EN ISO 14067:2018 (Requisiti e linee guida per la quantificazione)
  • Il Bilancio di Sostenibilità, strumento di rendicontazione che permette all’organizzazione di rendicontare i propri impatti economici, sociali ed ambientali (tra cui, pertanto, anche quelli sul clima).

Come ridurre e compensare la Carbon Footprint (o impronta climatica)

Una volta calcolata la Carbon Footprint di Organizzazione, cioè analizzato il punto di partenza, i passi successivi possono prevedere una serie di interventi che nell’insieme contribuiscono a comporre la Strategia Climatica di un’azienda:

  • individuare azioni di riduzione dell’impronta climatica;
  • scegliere iniziative di compensazione che permettono di neutralizzare le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) di un’organizzazione rispetto ad un determinato anno di riferimento.

Tra le iniziative di compensazione, perlopiù focalizzate su interventi con ricadute su scala internazionale, notevole interesse assume l’innovativa Piattaforma di compravendita di crediti di sostenibilità della Riserva della Biosfera Appennino Tosco Emiliano, che si distingue per la valorizzazione del comparto italiano e per le ricadute generate su scala locale.

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