Torneo Sei Nazioni per il terzo anno conferma ISO 20121: impatto sociale e ambientale oltre che economico

Torneo Sei Nazioni per il terzo anno conferma ISO 20121: impatto sociale e ambientale oltre che economico
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Il prestigioso torneo di rugby internazionale conferma la certificazione per la gestione sostenibile dell’evento ISO 20121 per il terzo anno, a dimostrazione di positive ricadute ambientali e sociali oltre che economiche e di un impegno continuativo e costante della Federazione Italiana Rugby.

Secondo la Valutazione d’Impatto commissionata da FIR, l’impatto generato dai match del Sei Nazioni 2023 ospitati in Italia (Italia – Francia, Italia – Irlanda e Italia – Galles) è di 37 milioni di euro: per il sistema economico, per il sistema nazionale, per gli operatori del Terzo Tempo.

Il percorso avviato dalla Federazione sin dal 2020 con Punto 3 per l’ottenimento della certificazione ISO 20121 ha creato l’opportunità di accrescere nel tempo le ricadute sociali e ambientali dell’evento sul territorio. Proprio perchè l’impatto economico del Sei Nazioni è così importante (per ogni euro investito nell’evento se ne generano 2,01) è indispensabile ampliare i benefici per la città di Roma e per i suoi abitanti che lo ospitano, riducendo progressivamente le emissioni di CO2 e contenendo e gestendo gli impatti ambientali: dalla produzione di rifiuti alla logistica per il trasporto delle merci, per lo spostamento di staff, Club nazionali, atleti, volontari, tifosi che provengono da tutto il mondo.

Sei Nazioni: con la ISO 20121 l’impatto economico diventa un valore distribuito alla comunità locale anche dal punto di vista ambientale e sociale

Il percorso del Sei Nazioni per la ISO 20121

Il percorso di certificazione è iniziato nel 2020 con la FIR, in sinergia con il proprio partner organizzativo Sport&Salute, impegnata ad analizzare i propri processi organizzativi in chiave ISO 20121. La certificazione ISO 20121 è stata quindi rilasciata dall’ente terzo Bureau Veritas, in occasione della partita Italia vs Scozia del 12 marzo 2022 allo stadio Olimpico. Ecco le principali tappe del percorso progettato e realizzato da Punto 3:

  • Analisi di sostenibilità: sono stati valutati gli aspetti di ambientali e sociali associati alle attività dirette e indirette della FIR nell’organizzazione del Sei Nazioni. Sono state considerate le forniture, la gestione dell’energia presso lo stadio e l’area street food, l’accessibilità, la logistica, ecc.
  • Coinvolgimento degli stakeholder: individuazione delle parti interessate e implementazione di un percorso di coinvolgimento teso a raccogliere esigenze ed aspettative. Sono state realizzate interviste ai principali portatori di interesse: direzione, volontari, partecipanti, fornitori e staff.
  • Analisi rischi e opportunità: valutazione dei principali rischi potenzialmente connessi allo stadio e in generale al grande evento sportivo e alla conformità di tutti gli aspetti normativi.
  • Definizione della politica di sostenibilità: documento d’intenti che fissa obiettivi a medio lungo termine e l’impegno verso i principi di sostenibilità della ISO 20121.
  • Piano di miglioramento triennale: individuazione di target di miglioramento sociali e ambientali su un orizzonte triennale, con procedura e referenti.
  • Piano di monitoraggio e controlli di sistema: realizzazione di un piano di monitoraggio. Le fasi di controllo sono fondamentali per valutare nel tempo le prestazioni e poter prendere decisioni in merito.
  • Supporto al processo di certificazione: dal rapporto con l’ente terzo alle fasi pre e durante la verifica. La certificazione è stata possibile grazie a Bureau Veritas, ente accreditato Accredia per la ISO 20121. Il certificato ha validità triennale, con verifiche di mantenimento annuali, a garanzia della credibilità del percorso negli anni.

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