Design e conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) Arredi è un binomio possibile. Lo rivela il caso della nuova Biblioteca Universitaria Mesiano (BUM) dell’Università di Trento.
La Biblioteca Universitaria Mesiano (BUM) è un edificio su due piani di quasi 2 mila metri quadri, di cui 1.450 calpestabili, tra cui 820 metri quadri di sale lettura, 150 di sale per eventi, 260 per archivio e 150 per servizi.
La nuova biblioteca dell’Università di Trento si trova in un edificio funzionale caratterizzato da una progettazione architettonica moderna e di design. Posta nei pressi dell’ingresso principale del Campus di Ingegneria è seminascosta nel bosco che ricopre la collina e può vantare un meraviglioso panorama sulla città di Trento. L’edificio è stato pensato per diventare anche uno spazio di aggregazione e di socialità, aperto anche alla cittadinanza.
La gara d’appalto per arredare questa biblioteca – ai sensi dell’art. 34 del Codice di Contratti Pubblici – ha visto l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la fornitura di arredi per interni (approvati con DM 11 gennaio 2017, in G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017).
Punto 3 ha supportato l’Università degli studi di Trento nelle verifiche di conformità ai CAM delle offerte delle imprese partecipanti.
L’approvvigionamento si è quindi caratterizzato dalla piena applicazione delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali previste dal DM 11 gennaio 2017. L’esperienza fatta dall’Università di Trento dimostra come applicare i Criteri Ambientali Minimi (CAM) sia possibile senza mortificare la qualità e il design delle forniture e senza far lievitare i costi di acquisto.
Da questa esperienza sono comunque emerse alcune difficoltà applicative che caratterizzano gli attuali Criteri Ambientali Minimi (CAM) Arredi per interni, soprattutto per le seguenti specifiche tecniche:
- 2.7 Plastica riciclata prevede che se il contenuto totale di materiale plastico (escluse le plastiche termoindurenti) supera il 20 % del peso totale del prodotto, il contenuto medio riciclato delle parti di plastica (imballaggio escluso) deve essere almeno pari al 50%: tale percentuale sembra non garantire il mantenimento di imprescindibili caratteristiche prestazionali (come ad esempio la robustezza) che questi materiali devono garantire. Non è un caso che per la certificazione Ecolabel UE degli arredi si richieda un percentuale di plastica inferiore alla soglia richiesta dai CAM (30%).
- 2.10 Requisiti del prodotto finale stabilisce che i prodotti devono essere conformi alle versioni più recenti delle pertinenti norme UNI relative alla durabilità, dimensione, sicurezza e robustezza: tale criterio è di difficile applicazione quando gli arredi vengono realizzati su misura e non in serie;
- 2.12 Imballaggio prevede una soglia di materiale riciclato pari al 60% per gli imballaggi in plastica che risulta difficile da garantire attualmente per il mercato del packaging.
Si auspica che il percorso di revisione e aggiornamento del DM 11 gennaio 2017 – al quale anche Punto 3 sta collaborando– possa rendere più agevole la conformità ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) da parte di un settore come quello dell’arredo per interni che sta mostrando in questi ultimi anni un grande interesse e una notevole volontà di adeguamento.
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