L’agenzia torinese Louder è pronta per organizzare eventi sostenibili: si potrebbe dire, ha lavorato tutto l’inverno per fiorire nella bella stagione con nuove finalità e strumenti. In particolare con una nuova consapevolezza che l’intero staff ha maturato per organizzare i prossimi eventi.
Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria, le agenzie per l’organizzazione degli eventi più virtuose stanno ripensando le proprie attività dal punto di vista della sostenibilità. Abituate a confrontarsi con le aspettative e le emozioni dei partecipanti, a maneggiare con cura la reputazione di committenti pubblici o privati e a orchestrare con precisione le prestazioni dei diversi fornitori, le agenzie di eventi sono le imprese che più di altre si preparano alle riaperture con nuovo passo e senso di responsabilità. Punto 3 le supporta con i servizi di accompagnamento alla certificazione ISO 20121 per gli eventi sostenibili.
La “traccia” seguita da Louder è stata quella della norma ISO 20121 appresa durante il primo lockdown e approfondita con curiosità dai componenti della Direzione, allo scopo di applicarla con scelte sostanziali e non di facciata. Le esplicitano in una sezione dedicata del sito aziendale.
Dopo i primi appuntamenti formativi a cura di Punto 3, è iniziato il percorso di cambiamento, soprattutto interno all’organizzazione. Valorizzati i comportamenti eco-compatibili già seguiti dai collaboratori, è iniziata una sensibilizzazione sui temi della sostenibilità per portarla al centro della visione aziendale e per integrare il sistema di gestione con nuove modalità operative.
I nuovi lavori, senza distinzione tra tipologia di evento, sono tutti progettati con uno sguardo diverso, che incorpora il limite ambientale e valorizza gli aspetti etico sociali. Ciò accade anche per gli eventi digitali in cui non è scomparsa una parte di attività materiali che, seppur non visibile, ha un impatto rilevante. Le commesse precedenti sono oggetto di analisi, case history per modificare in meglio le prassi aziendali e consolidare le nuove scelte sostenibili per tutti gli eventi. La certificazione è stata spesa come un motivo in più per essere selezionati e, da subito, in ambito di gara, sono arrivati i primi risultati.
Sul piano della comunicazione, l’agenzia ha fatto propri i principi cardine dello standard, ideando, per ciascuno di essi, piccoli video esplicativi. Sono nate così le pillole di sostenibilità sui concetti di gestione, inclusività, integrità e trasparenza, rappresentate in forma integrata in una unica infografica.
Per Louder “Sustainability is not a thing to do but a thing to be”.
L’obiettivo (ambizioso) è cambiare pelle, per far cambiare la società in cui viviamo. Decidere di incidere positivamente sul mondo che ci circonda attraverso il proprio lavoro ed entrare a far parte delle sempre più numerose imprese che oltre al profitto guardano agli impatti generati, positivi e negativi, sulle comunità e territori che li ospitano. Alla luce di questi cambiamenti, Louder interpreta la norma ISO 20121 come un potenziamento dell’approccio glocal: pensa globalmente – agisci localmente, e sul suo cammino certamente farà incontri interessanti.