Il coinvolgimento delle comunità: i percorsi di partecipazione come strumento per realizzare lo sviluppo sostenibile di un territorio

Il coinvolgimento delle comunità: i percorsi di partecipazione come strumento per realizzare lo sviluppo sostenibile di un territorio
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Nei processi che concretizzano lo sviluppo sostenibile di un territorio coinvolgere le comunità mediante percorsi di partecipazione è un aspetto fondante del loro successo.

I percorsi di partecipazione infatti attivano tutte le risorse utili a costruire un quadro conoscitivo completo e un quadro operativo efficace, e supportano un cambiamento di mentalità nella comunità locale che pone le condizioni per lo sviluppo sostenibile: uno sviluppo che è efficace solo se arriva ad incidere – oltre che a livello strategico – anche sui modi che la comunità abitante ha di vivere il proprio territorio.

Punto 3 da anni sostiene i territori che sviluppano strategie per lo sviluppo sostenibile affiancando le istituzioni locali nella progettazione e realizzazione di processi di coinvolgimento interattivo e percorsi di partecipazione attiva delle comunità.

In questo senso l’UNESCO, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, con i suoi programmi ed attraverso la rete dei territori riconosciuti, promuove la pace e la collaborazione tra i popoli, basandola proprio sulla partecipazione ed il coinvolgimento attivo verso la promozione di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

I percorsi di partecipazione che abbiamo attivato nel 2023 a supporto dei processi di sviluppo sostenibile nei territori

  • B-HUB: protagonismo giovanile e partecipazione attiva nel territorio della Riserva di Biosfera Monte Grappa
  • Piano di Azione della Riserva di Biosfera Monte Grappa
  • Candidatura del territorio dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera
  • Aggiornamento del Piano di gestione del sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”
  • Candidatura transfrontaliera Alpi Giulie

B-HUB: protagonismo giovanile e partecipazione attiva

Concretizzare lo sviluppo sostenibile di un territorio presuppone un cambiamento di prospettiva che faccia abbracciare scenari di lungo termine in cui la preservazione delle risorse è importante tanto per le generazioni presenti, quanto per le generazioni future. Per questo motivo, coinvolgere in modo proattivo ed incisivo i giovani del territorio, proprio nei processi decisionali che ne determinano le direzioni di sviluppo, diventa una questione rilevante.

In linea con i valori UNESCO, il progetto B_HUB – Biosphere Generation nella Riserva della Biosfera “Monte Grappa” ha l’ambizioso obiettivo di trasformare l’ampio territorio del Monte Grappa in un “laboratorio di sviluppo sostenibile”, con la partecipazione attiva dei giovani del luogo.

Una delle diverse azioni del progetto è rappresentata da tre bandi attraverso i quali la Riserva della Biosfera, grazie al sostegno di Fondazione Cariverona, ha potuto finanziare 13 progetti proposti dal territorio, che sono diventati operativi in questi mesi, trasformando le idee in realtà e sviluppando un impatto positivo sul territorio e le comunità. Proprio attraverso la partecipazione attiva dei giovani del territorio si erano definiti i bisogni a cui i bandi di finanziamento avrebbero inteso rispondere.

Come risposta a questa call sono state presentate 61 proposte progettualità nate dalle collaborazioni instauratesi nel territorio per un finanziamento totale richiesto di € 1.300.384,62. Si registra una grande partecipazione giovanile: 22 under30 hanno presentato domanda, 7 sono i progetti vincitori del finanziamento presentati da under 30, 31 under30 sono coinvolti nei progetti.

Per saperne di più sul progetto clicca qui; per saperne di più sui progetti finanziati, clicca qui

I ragazzi che compongono la B-generation: il gruppo di 30 under 30 del territorio del Monte Grappa, che hanno partecipato alla definizione delle specifiche dei bandi di finanziamento

Riserva della Biosfera Monte Grappa: il Piano di Azione

Dopo lo sviluppo di un percorso partecipativo realizzato a partire dai primi mesi del 2023 e composto da incontri in presenza e attività on line, è stato approvato durante l’assemblea consultiva annuale, realizzata l’8 novembre 2023, il Piano di Azione della Riserva della Biosfera del Monte Grappa.

Il compito del Piano di Azione è identificare in modo condiviso le priorità d’azione della Riserva della Biosfera, con un orizzonte di dieci anni (2021-2031) nonchè fungere da elemento di orientamento, raccolta e coordinamento delle progettualità che mirano a perseguire le tre funzioni della Riserva della Biosfera: conservazione, sviluppo sostenibile e supporto logistico.

Proprio per questi motivi, il percorso partecipativo rivolto alle comunità abitanti, che ha accompagnato il processo di redazione del Piano, è stato di fondamentale importanza per la definizione delle progettualità con cui perseguire i 13 obiettivi specifici di sviluppo sostenibile definiti prioritari per il territorio. Dando seguito ai contenuti del Documento di Indirizzo elaborato in modo partecipato in fase di candidatura, il Comitato di Gestione, i Tavoli Tematici, i membri dell’Assemblea e tutti i portatori di interesse del territorio, hanno potuto proporre progettualità perché ne fosse valutata l’integrabilità nel Piano.

Progettualità in relazione agli SDGs; dimensioni maggiori per gli obiettivi maggiormente rappresentati

La Banca Progetti del Piano di Azione della Riserva della Biosfera Monte Grappa raccoglie 125 progettualità che sono state organizzate in 63 schede progetto:

  • 4 Progetti Strategici: Mobilità sostenibile, Riordino forestale, Gestione del Volo Libero, Partecipazione giovanile
  • 5 Progetti di Rete: Progetti culturali, Comunicazione della Riserva della Biosfera, Promozione, divulgazione e conoscenza dei luoghi, Promozione, divulgazione e conoscenza dei prodotti, Infrastruttura telefonia mobile
  • 54 Progetti singoli.

Nello schema qui a lato, si riportano gli SDGs maggiormente richiamati nei progetti che compongono la Banca Progetti.

Tra i soggetti coordinatori delle azioni parte della Banca Progetti del Piano di Azione, sono molto ben rappresentate le associazioni valoriali (12 progettualità), le organizzazioni private (10 progettualità) e gli Istituti Scolastici (7 progettualità) oltre naturalmente al soggetto coordinatore della Riserva della Biosfera, che è referente per 13 progettualità, ivi incluso il coordinamento delle 5 progettualità di rete e l’attivazione dei 4 progetti strategici. Anche le ULS (6 progettualità), i Comuni (6 progettualità) e le Unioni montane (5 progettualità) contribuiscono in modo significativo insieme alle associazioni di categoria (3 progettualità) e alle fondazioni (1 progettualità).

Proprio perché il Piano di Azione sia uno strumento efficace, dev’essere inclusivo, monitorato, dinamico, aggiornabile ed implementabile; per questo motivo saranno sviluppate attività di monitoraggio e aggiornamento, secondo le metodologie indicate nel Piano stesso.

Per saperne di più sugli esiti dell’assemblea clicca qui

il momento dell’adozione del Piano di Azione della Riserva della Biosfera

Processo partecipativo per la candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera MAB UNESCO

Anche nella candidatura di un nuovo territorio come parte della rete delle Riserve della Biosfera MAB UNESCO è di fondamentale importanza attivare un percorso partecipativo, che alimenti il processo di candidatura e contribuisca a creare le condizioni che permettano di dare efficace seguito agli impegni verso la sostenibilità che il riconoscimento secondo il programma MAB UNESCO porta con sé.

Così, nel territorio ecologicamente e culturalmente connesso ai Colli Euganei, il processo di candidatura ha rappresentato una ulteriore spinta verso la concretizzazione di un progetto di sviluppo territoriale sostenibile e di crescita delle comunità.

Nei primi mesi del 2022, grazie a un finanziamento concesso dalla Regione Veneto, il Parco Regionale dei Colli Euganei ha approfondito le specifiche della possibile candidatura attraverso lo sviluppo di attività che hanno composto la “Fase iniziale della candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera secondo il Programma MAB UNESCO”. Nell’ambito di questa fase di attività, sono stati realizzati incontri on line con le principali categorie di stakeholders organizzati per ambito tematico: turismo sostenibile; educazione, formazione e ricerca; settore rurale; terzo settore e mondo dell’associazionismo, a cui hanno preso parte complessivamente più di 130 partecipanti.

Nel 2023 grazie al supporto della Fondazione Cariparo, si sono realizzati la stesura del dossier, lo sviluppo di attività di animazione territoriale e di progettazione partecipata con i portatori di interesse realizzati attraverso specifiche giornate divulgative, webinar, tavoli tecnici, tavoli tematici, workshop e incontri dedicati, che hanno coinvolto oltre 1.100 persone. Un apposito forum partecipativo è stato organizzato per arrivare alla definizione di un Documento di Indirizzo al Piano di Azione, che definisse in modo condiviso i principali obbiettivi di sostenibilità del territorio.

Sono state inoltre raccolte 54 formali manifestazioni di supporto alla candidatura e tra queste: Regione Veneto, Provincia di Padova, GAL Patavino, istituti scolastici, associazioni di categoria, fondazioni, associazioni valoriali, università, ordini professionali, consorzi di produttori, consorzi di bonifica, musei, Camera di Commercio, ecc.. Per una visione più completa, si allega a questo documento il database completo delle lettere di endorsement ricevute.

In questo contesto, il riconoscimento UNESCO potrà essere per il territorio un ulteriore strumento attraverso cui cogliere nuove importanti opportunità, che contribuiscano a rendere i Colli Euganei sempre più incisivi nella realizzazione di soluzioni innovative di resilienza alle sfide ambientali, sociali ed economiche dei nostri tempi.

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Il territorio dei Colli Euganei, candidato ad essere parte della rete internazionale delle Riserve della Biosfera MAB UNESCO

Sito Patrimonio mondiale UNESCO “Venezia e la sua laguna”: aggiornamento del Piano di Gestione

Nel 1987, durante 11^ sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, il territorio dei 9 Comuni della Laguna di Venezia è stato iscritto come “Eccezionale Valore Universale” nella Lista dei Siti Patrimonio Mondiale UNESCO sulla base di tutti i sei criteri culturali. Per l’unicità e la singolarità dei suoi valori culturali, costituiti da un patrimonio storico, archeologico, urbano, architettonico, artistico e di tradizioni culturali eccezionale, integrato in un contesto ambientale, naturale e paesaggistico straordinario, il Sito può essere considerato come un “paesaggio culturale” che illustra così come definito dal Comitato del Patrimonio Mondiale, l’opera combinata dell’uomo e della natura nel corso del tempo sotto l’influenza di vincoli fisici e di opportunità ambientali, sociali, economiche e culturali.

Fra il 2022 e il 2023, Punto 3 ha supportato il Comune di Venezia, nella sua qualità di Site manager del Sito, nella realizzazione dell’aggiornamento del Piano di Gestione del Sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna” realizzato con orizzonte temporale 2024-2030 (http://www.veniceandlagoon.net/web/piano_di_gestione/ ).

Questo Piano, aggiornando il precedente, che era stato sviluppato con orizzonte 2012-2018, attualizza il sistema di gestione e, partendo dai valori che hanno motivato l’iscrizione del Sito alla Lista del Patrimonio Mondiale, effettua un’analisi integrata dello stato dei luoghi individuando le forze del cambiamento in atto, identificando gli obiettivi futuri raggiungibili attraverso le opzioni di intervento e le possibili strategie, ne valuta gli impatti probabili sul sistema locale, identifica le azioni più adatte a conseguire i traguardi fissati, definisce le modalità di coordinamento e di attuazione e ne verifica il conseguimento tramite una serie di indicatori che attuano il monitoraggio sistematico dei risultati nel tempo.

Questo percorso è stato sviluppato in stretta collaborazione con l’Ufficio Sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna” per mettere a fuoco i contenuti del piano con il coinvolgimento attivo dei membri del Comitato di Pilotaggio e dei referenti degli Enti, Istituzioni e portatori di interesse identificati come significativi per il Sito.

Moltissimi sono stati i referenti delle Istituzioni e dei portatori di interesse coinvolti, che hanno partecipato attivamente alle attività e contribuito all’implementazione del materiale predisposto con l’analisi desk realizzata. Attraverso il loro contributo è stato possibile implementare il quadro conoscitivo, definire l’analisi SWOT, identificare gli obiettivi del Piano ed avviare la raccolta delle progettualità.

Al ciclo di incontri partecipativi – realizzati su base tematica – hanno preso parte 72 partecipanti in rappresentanza di 23 organizzazioni.

I contributi al processo partecipativo si sono basati sui contenuti delle 56 schede partecipante raccolte, dei questionari rivolti ai Comuni, dei 159 suggerimenti riferiti alle Analisi SWOT e agli obiettivi strategici proposti e delle 172 progettualità segnalate.

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Immagine da uno degli incontri partecipativi che hanno costituito il percorso

Riserva della Biosfera Alpi Giulie: candidatura transfrontaliera

Per la candidatura a Riserva della Biosfera Transfrontaliera MAB UNESCO delle Alpi Giulie è stato sviluppato un percorso partecipativo, realizzato con lo scopo di coinvolgere gli stakeholder territoriali del versante italiano e sloveno, durante il quale sono state raccolte 82 lettere di endorsement, con cui diversi Enti, Associazioni e Organizzazioni hanno manifestato il proprio supporto alla candidatura.

Il percorso è stato avviato il 6 dicembre 2022 a Mojstrana, presso il Museo Alpino della Slovenia con un kick-off meeting che ha visto la partecipazione di 66 rappresentanti degli Enti ed Istituzioni coinvolte. Grazie ai primi spunti emersi dall’incontro è stata avviata la stesura del Dossier di candidatura e del Work Plan, documento richiesto dall’UNESCO che dettaglia, in particolare, gli obiettivi che la Riserva della Biosfera Transfrontaliera si pone per il futuro e altre importanti informazioni sulla struttura di governance e le azioni previste per il raggiungimento di tali obiettivi.

Le informazioni contenute nella documentazione inviata all’UNESCO sono state pertanto arricchite dai dati forniti dalle comunità italiane e slovene che, nei mesi di marzo e aprile, hanno partecipato a una serie di 6 incontri on-line, organizzati su base tematica impostata in relazione ai principali settori interessati dalla candidatura, in particolare: agricoltura e forestazione, scuola ed educazione, ricerca, mondo giovanile, turismo, associazionismo.

Attraverso gli incontri è stato possibile esplorare più nel dettaglio le collaborazioni già presenti all’interno del territorio tra Italia e Slovenia, avviare un dialogo tra i due versanti e valutare le azioni necessarie per aumentare la cooperazione internazionale e garantire la buona funzionalità della struttura di governance della futura Riserva della Biosfera Transfrontaliera.

Anche grazie a questi incontri la struttura di governance inizialmente ipotizzata è stata ampliata con alcuni tavoli di coordinamento legati ai temi proposti per gli incontro.

Tutto il percorso è stato inoltre condiviso con un pubblico più ampio, grazie alla diffusione di articoli su riviste, cartacee e on-line, e l’utilizzo dei canali di comunicazione del Parco Nazionale del Triglav e del Parco Naturale delle Prealpi Giulie e le rispettive pagine Facebook e Instagram.

Per saperne di più sul progetto, clicca qui

Punto 3 ha lavorato alla predisposizione di studi ed indagini per i territori sopracitati, volti alla presentazione delle candidature e al mantenimento dei riconoscimenti UNESCO.

Punto 3 sostiene con il suo lavoro le comunità locali e tutti i soggetti che intendono perseguire l’attivazione di processi di sviluppo locale ed impegnarsi in stimolanti percorsi di valorizzazione delle proprie peculiarità ambientali e culturali.

Scopri le strategie e i progetti di Punto 3 per i territori nell’ambito UNESCO

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